Rimini, la donna del topicida: «Piccole dosi perchè non soffrisse»
«Lo avvelenavo a piccole dosi, perché non soffrisse, ma ora non vivo più dal rimorso. Un pentimento che non nasce oggi: sono stata io a chiamare il medico di famiglia quando ho visto che lui cominciava a stare male».
Davanti al giudice la donna romagnola di 79 anni accusata di tentato omicidio per avere somministrato all’anziano compagno del topicida, rischiando di ucciderlo, ha confermato la confessione resa ai carabinieri della procura. Il Gip Manuel Bianchi le ha imposto il divieto di avvicinamento al pensionato.
«L’ho fatto per i miei figli, a loro insaputa» ha detto.
«Ne mettevo un po’ nel cucchiaio, insieme alla pasta».
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