Rimini. Delitto Pierina, parla la nuora Manuela: “Louis è innocente”

Rimini

«Resto convinta dell’innocenza di Louis». Lo ha detto Manuela Bianchi, la nuora di Pierina Paganelli che all’indomani dell’interrogatorio di Dassilva (unico indagato per omicidio) da parte del procuratore capo Daniele Paci, si è sentita tirata in ballo. L’avvocato Riario Fabbri e la consulente Roberta Bruzzone, team della difesa di Dassilva, 34enne di origine senegalese, sposato con Valeria Bartolucci e legato da una relazione extraconiugale con la Bianchi, avrebbero tirato in ballo diverse responsabilità. Il riferimento all’amante di Dassilva, Manuela appunto, non è mai stato esplicito ma molto chiaro. Perché è proprio sul legame con la nuora della vittima che gli inquirenti hanno insistito nell’interrogatorio in Procura. Amore o solo flirt, quanto è durato e fino a che livello era arrivato il coinvolgimento dell’uomo negli affari di famiglia della Bianchi? Può tale coinvolgimento essere stato il movente? Gli inquirenti ne sono convinti. Per la difesa invece bisogna guardare altrove. E in risposta alle illazioni interviene anche Manuela. «Assolutamente no, la relazione non è proseguita fino a giugno» dice, anche se gli investigatori hanno le prove che i due si sono rivisti anche dopo la morte di Pierina. «Non temiamo assolutamente nessun ampliamento delle indagini, siamo tranquilli e fiduciosi nel lavoro della Procura - afferma Manuela -. Rimango convinta dell’estraneità ai fatti di Louis perché a mio avviso non avrebbe avuto nessun motivo di uccidere Pierina, considerando anche che la mia persona aveva già deciso di abbandonare la casa coniugale ad aprile 2023. Giuliano era consapevole di ciò e anche Pierina. Louis si è sempre dimostrato una persona disponibile con tutti e mai violenta. Io non so dire se fosse stato innamorato o meno della mia persona, posso solo dire che il mio sentimento era sincero e importante». Una possibile indagine a carico della nuora e del fratello Loris sarebbe un rischio ma non ipotesi al momento accreditata dalle azioni degli inquirenti. «Loris e Manuela sono assolutamente tranquilli», ha detto il consulente legale Davide Barzan che assiste con l’avvocato Nunzia Barzan e il generale Luciano Garofano i Bianchi. «Sono a disposizione degli organi inquirenti - dice - ove necessiteranno ulteriori chiarimenti. Ad oggi non abbiamo evidenza di convocazioni per Manuela. Attendiamo il giuramento del perito nominato dal tribunale che avverrà venerdì prossimo e interloquiremo ove necessiterà unitamente al generale Luciano Garofano sui quesiti da proporre. Saranno dirimenti gli accertamenti irripetibili. Ribadiamo la totale estraneità ai fatti di Manuela identificata come persona offesa dalla Procura e di Loris». Infine Manuela ha precisato che l’incontro che avrebbe dovuto avere il giorno del ritrovamento del cadavere di Pierina, il 4 ottobre del 2023, con gli anziani della congregazione dei testimoni di Geova «non era assolutamente un incontro di giudizio ma di incoraggiamento per la situazione familiare». Lo dimostrerebbe - secondo Barzan - il fatto che Manuela nel massimo rispetto della congregazione abbia deciso in maniera spontanea di dissociarsi. «Vorrei significare - ha concluso il consulente - anche che essere dissociata non porta alla morte sociale per un fratello o una sorella della congregazione dei testimoni di Geova. Quanto da Manuela dichiarato è stato portato anche all’attenzione degli organi inquirenti dagli anziani della congregazione. Che possono confermare quando detto».

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