Rimini, delitto di Pierina, riparte il processo con Louis Dassilva di nuovo in aula

Rimini

Louis Dassilva oggi torna in aula. Riparte infatti il processo sul caso di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa il 3 ottobre di due anni fa nel garage di via Del Ciclamino. Unico imputato, il senegalese 36enne, ex amante della sua nuora, accusato di averla assassinata con 29 coltellate al ritorno dalla riunione di preghiera con la congregazione dei Testimoni di Geova di cui l’anziana faceva parte.

Dopo il rinvio dello scorso 15 settembre, l’udienza di oggi si prepara ad entrare nel vivo nel dibattimento non prima, però, di aver chiarito alcune questioni preliminari. Tra queste le quattro eccezioni sollevate dalla difesa del senegalese, assistito dagli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. In seguito, si procederà all’ammissione dei testimoni e delle prove.

Le speranze

Come spiegato dai legali, oggi Dassilva sarà in aula, e la speranza della difesa è che le eccezioni sollevate vengano accolte «ma - ricordano - sarà la Corte d’assise a decidere e noi rispettiamo la decisione». La prima è riferita alla nullità dell’incidente probatorio di Manuela Bianchi, la nuora di Pierina, a causa della mancata videoregistrazione dell’interrogatorio che è stato solo trascritto. I n quell’occasione infatti Manuela ritrattò le precedenti dichiarazioni, affermando di avere incontrato Dassilva nel garage, il quale l’avrebbe avvertita che dietro una porta avrebbe trovato una donna a terra. Inizialmente invece Manuela dichiarò di avere trovato per prima il cadavere di una donna (che non aveva riconosciuto come la suocera) e di aver citofonato a Louis per chiedere il suo aiuto.

E‘ stata chiesta poi la nullità del rinvio a giudizio sostenendo l’assenza di alcune parti delle intercettazioni riguardanti anche Giorgia Saponi, la figlia allora minorenne di Giuliano e Manuela.

La difesa inoltre contesta anche la mancata consegna delle trascrizioni di altre intercettazioni che sarebbero invece state utilizzate per sostenere l’accusa.

In ultimo, i legali del senegalese puntano il dito contro le aggravanti della crudeltà e della premeditazione che, a loro dire, non emergono dalle prove raccolte ai danni dell’assistito. Eccezioni per le quali il pubblico ministero Daniele Paci ha chiesto il deciso rigetto.

La Corte oggi replicherà punto per punto alle eccezioni proposte, per poi passare alla decisione sull’ammissibilità dei testimoni proposti da ciascuna parte in causa (tra cui anche i figli di Pierina, assistiti dagli avvocati Monica e Marco Lunedei) e alla calendarizzazione delle udienze dibattimentali. Questo a meno che non venga accolta l’eccezione sulla nullità del rinvio a giudizio, che comporterebbe un grosso passo indietro nel percorso della ricerca della verità.

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