Rimini, delitto di Pierina: la difesa di Dassilva chiede la nullità dell’incidente probatorio di Manuela Bianchi

Rimini
  • 15 settembre 2025

Si è aperto in Corte d’Assise nell’aula Falcone Borsellino del tribunale di Rimini il processo a carico di Louis Dassilva, unico imputato per l’omicidio di Pierina Paganelli avvenuto due anni fa a Rimini. Presenti i figli di Pierina, Giacomo, Chiara e Giuliano Saponi, le sorelle della vittima, e i nipoti, parti civili difese dagli avvocati Marco e Monica Lunedei, e Alfredo Andrea Scifo. Assente la nuora di Pierina, Manuela Bianchi, legata a Dassilva da una relazione sentimentale. In aula l’imputato, difeso dagli avvocati, Riario Fabbri e Andrea Guidi. Presente seduta qualche fila dietro, la moglie di Louis, Valeria Bartolucci.

Una volta entrati nel vivo dell’udienza, gli avvocati difensori di Dassilva, i legali Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno presentato quattro questioni preliminari, le stesse già illustrate e rigettate nei mesi scorsi. Tra queste, la richiesta di nullità dell’incidente probatorio della nuora Manuela Bianchi avvenuto nel marzo scorso e durato tre giorni. Secondo gli avvocati, l’accusa non avrebbe messo a disposizione delle parti la videoregistrazione dell’interrogatorio. Le altre questioni, invece, attengono all’indeterminatezza del capo di imputazione relativo alle aggravanti della crudeltà e della premeditazione e alla richiesta di nullità del decreto che chiedeva il rinvio a giudizio perché di fatto alla difesa non erano state messe a disposizione intercettazioni per loro considerate fondamentali. L’ultima questione, infine, riguarda l’inutilizzabilità delle intercettazioni ambientali del 4 ottobre 2023 richieste d’urgenza dal pm e poi autorizzate dal gip durante le indagini preliminari.

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