Processo per la morte di Pierina Paganelli: conclusa la testimonianza di Giuliano Saponi, in aula sono stati ascoltati anche i giornalisti Emanuele Canta e Valerio Scarponi che depositarono in questura le loro conversazioni avute con Valeria Bartolucci, moglie di Louis Dassilva. Nel caso di Scarponi la donna si sarebbe “immaginata” il delitto utilizzando i nomi dei gatti, non facendo quindi alcun riferimento a nomi di persone. Davanti alla Corte d’Assise è comparso anche Marco Priolo, uno dei residenti del condominio di via del Ciclamino dove abitava Pierina Paganelli. «La sera del 3 ottobre, dopo le 22, ho sentito delle grida di una donna provenire dal cortile interno, quello che dà sulla rampa dei garage - ha ammesso Priolo -. Uscito sul balcone, però, non riconobbi di chi fossero. Subito pensai che fosse un litigio tra coniugi o l’anziana che abitava di fronte a me che sgridava i nipotini in maniera energica, ma poi vista l’ora e le finestre chiuse capii che non poteva essere lei. Pierina comunque la conoscevo di vista, non sapevo nemmeno fosse la madre di Giuliano Saponi».
Rimini, delitto di Pierina: la deposizione del giornalista e Valeria che immaginava l’omicidio usando i nomi dei gatti