Rimini. De Meis: “Allo Space Ferrari, vini per 50mila euro e jet privati: il turismo di lusso c’è ma servono alberghi adeguati”

Chiuso nel 2016, dopo 30 anni di dominio dance a Ibiza, lo Space, da Platja d’en Bossa, si è trasferito, per volontà del suo creatore Pepe Rosello, a Riccione, sulle colline della Perla verde, là dove, fino a qualche anno fa, c’erano il Prince, prima, e il Musica, poi. Ed è tornato a brillare. Come faceva nel primo decennio 2000, quando sull’isola della dolce vita spagnola arrivavano giovani e meno giovani da tutto il mondo, per trascorrere, almeno una notte, nel “Miglior club globale”: riconoscimento che per cinque anni (2005, 2006, 2012, 2013 e 2014,) gli fu assegnato dall’International Dance Music Awards. «E adesso lo Space è qui in Riviera – commenta, fiero, il direttore artistico, Fabrizio De Meis, già proprietario del Cocoricò e presidente del Rimini calcio – ed è subito diventato un punto di riferimento per tutti». Al punto da far registrare presenze record. «All’inaugurazione di domenica 2 giugno abbiamo registrato quasi 6 mila ingressi – precisa De Meis –. Giovani, ma anche 50enni, che sono arrivati qui dai luoghi più lontani come Australia, Stati Uniti, Malesia, Costa Rica, Messico fino ai Paesi a noi più vicini come Germania, Svezia, Scozia, Inghilterra, Francia, Portogallo. Insomma ovunque».
De Meis, la Riviera è, dunque, tornata ad essere l’ombelico del mondo...
«Diciamo che è tornata ad essere centrale nel panorama musicale italiano. E questo potrebbe incidere anche a livello turistico».
Perché turistico?
«Perché migliaia di persone di tutte le età, tante italiane ovviamente, ma molte provenienti da tutto il mondo, che decidono di farsi migliaia di chilometri per venire allo Space sono un bel biglietto da visita per un territorio che vive principalmente di vacanze».
Che profilo di clientela avete calamitato?
«Diciamo che, oltre ai tanti giovani, 20enni e 30enni, che si sono riversati nell’arena centrale, l’area vip, quella per 40enni e 50enni, era gremitissima. Non vi svelo i nomi, ma posso dirvi che c’erano anche attori, oltre che imprenditori e personaggi noti del mondo del luxury. E parlo di gente non solo italiana».
E’ vero che sono state stappate bottiglie di vino costosissime?
«Certo, nel locale abbiamo una ricca collezione di vini pregiatissimi, che solo grandi intenditori conoscono. Ebbene, dai tavoli ce ne hanno chieste più di una».
Può dirci a che prezzo?
«Anche a 15 mila euro a bottiglia. E non sto esagerando».
Ci può svelare la cifra più alta spesa da un tavolo vip nella serata inaugurale del 1° giugno?
«Sì. Anche se so che quello che sto per dirvi creerà stupore e risentimento in qualcuno. Un tavolo di otto persone, tra vini da collezione e champagne pregiatissimo, ha speso 50 mila euro. E allo Space non si fa ristorante».
Lei ci ha parlato di tanti vip, giovani e meno giovani, anche stranieri. Dove hanno alloggiato?
«Nei pochi hotel 5 stelle di Rimini e Riccione, che sono andati sold out. Non permettendoci, così, di soddisfare tutti i nostri clienti. Vorrei, quindi, fare un appunto: sarebbe opportuno che il comparto alberghiero pensasse a creare più strutture di lusso al servizio della Riviera».
Lei ci ha parlato di target mondiale: come sono giunte a Riccione tutte queste persone?
«Chi dispone di un jet privato è atterrato direttamente all’aeroporto Fellini. Per gli altri ci siamo serviti di una società specializzata in transfer che, dallo scalo di Bologna dove sono arrivati, li ha portati fin qui».
Non il massimo della comodità...
«Proprio così. Credo che Rimini e Riccione, da un punto di vista turistico, non possano prescindere dai voli diretti con le principali città europee: Berlino, Londra, Parigi, Barcellona».
De Meis, una curiosità finale: ci parli del parco auto fuori dallo Space...
«Diciamo che il mio lavoro è principalmente all’interno del locale. Ma posso garantirvi che ho visto arrivare diverse Ferrari e Lamborghini. Non chiedetemi, però, se di proprietà o prese a noleggio (ride, ndr)».
Prossima serata?
«Il 29 giugno. E abbiamo già tantissime richieste e prenotazioni».