Rimini. Darsena, presto in arrivo la Club house. Ferretti: “Investimento da 2 milioni di euro”.

Rimini

Quello che sembrava un sogno fino a qualche mese fa, potrebbe concretizzarsi a fine estate. Se la burocrazia non ci metterà lo zampino, ad ottobre inizieremo a costruire la nostra club house».

Il presidente

Luigi Ferretti, presidente di “Marina di Rimini”, annuncia quello che tanti soci e appassionati del mare attendono da tempo. Una struttura interna alla darsena nella quale poter trascorrere gran parte della giornata: conversando, mangiando, rilassandosi in terrazza. «Tutti i passaggi che dovevamo fare li abbiamo fatti. E adesso siamo arrivati alla fase conclusiva. Anche gli ostacoli con la Soprintendenza paiono superati. Incrociamo le dita, certo, ma posso dire che, se andrà tutto bene e non spunteranno intoppi imprevisti, a fine 2026 l’opera sarà ultimata».

Il progetto

Oltre 2 milioni di euro il costo, «due milioni e mezzo, tutti a carico del “Marina di Rimini”», precisa Ferretti, la club house sarà edificata su due piani. «Al piano terra – spiega il presidente - saranno collocate le sedi degli yacht club di Rimini e di San Marino e i locali per le varie attività sportive legate alla nautica. Al primo piano, invece, sarà allestito un punto ristoro dai piatti rapidi, un bar e locali per conversare e incontrarsi, con televisori 100 pollici, biliardi e quanto possibile per lo svago. E sarà realizzata anche una grande terrazza solarium».

Insomma, un progetto ambizioso, tenuto in “freezer burocratico” per anni, sembra indirizzato verso lo sblocco definitivo. Con mega opere che nel 2049, quando al “Marina di Rimini” scadrà la concessione demaniale, diventeranno di proprietà dello Stato: dalla darsena, alla club house, fino al nuovo impianto fotovoltaico da 300kw inaugurato lo scorso dicembre, dal costo di 280 mila euro. «Proprio così – conferma Ferretti -. E lo dico con una certa amarezza. Perché oltre il fatto che la darsena, valore 60 milioni, e la club house, valore 2 milioni e mezzo, da noi realizzati finiranno al Demanio, lo Stato in questi anni, con la legge Prodi, provò ad aumentarci del 400% i canoni concessori, portandoli dagli iniziali 110mila euro annui a 440mila. Solo la nostra determinazione a non pagare e i nostri ricorsi vinti, alla fine ci hanno salvato dall’ingiustizia. Eppure fino a qualche anno fa ci arrivavano ancora cartelle con richiesta di pagamento».

La darsena ecosostenibile

Intanto, ci sono ancora 4 milioni circa di mutuo, acceso nel 2002 per un totale di 29 milioni, da azzerare. «Dobbiamo cancellarlo entro il 2027 – precisa il presidente – in cinque rate da 870 mila euro l’una». Tutto questo nonostante il caro energia abbia pesato molto. «Vi dico solo questo – aggiunge infastidito Ferretti -. Nel 2023 per luce e gas pagavamo 240mila annui, lo scorso anno siamo arrivati a pagare 400mila euro. E con questo ulteriore caro bollette prevediamo un ulteriore 30% di aumento. Speriamo solo nel fotovoltaico». E tra fotovoltaico installato a fine 2024, dissalatore realizzato tre anni fa che permette l’utilizzo dell’acqua del mare per lavare le barche, il Marina di Rimini può vantarsi di esse

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