Rimini, danni e un secchio di feci dentro l’aula: raid dei vandali al liceo Serpieri

Il liceo artistico Alessandro Serpieri sotto attacco dei vandali. La scorribanda da parte al momento di ignoti ha riguardato l’aula del laboratorio di scultura, dove mercoledì mattina, entrando a scuola, i collaboratori scolastici hanno trovato una sorpresa decisamente inaspettata. Un busto utilizzato per le esercitazioni degli alunni imbrattato, il contenuto di un estintore svuotato per terra e soprattutto un secchio con delle feci dentro che campeggiava nel bel mezzo della stanza.
Un’irruzione di cui il liceo ha immediatamente dato notizia alle forze dell’ordine: alle 8.50 di mercoledì le volanti della polizia di Stato erano già nell’istituto scolastico per svolgere i rilievi e avviare le indagini, così da capire di chi sia la paternità delle opere che di artistico hanno ben poco, e scoprire come sia stato possibile da parte degli autori del gesto intrufolarsi dentro la scuola.
Il “vilipendio”
Secondo quanto ricostruito, i vandali sarebbero entrati nell’aula di scultura nel tardo pomeriggio di martedì, avrebbero mangiato e bevuto, ovviamente senza curarsi di raccogliere briciole e rifiuti, si sarebbero divertiti colorando un busto utilizzato per le esercitazioni e poi, ciliegina sulla torta, hanno usato un secchio come fosse un water. “Firma” dell’autore del gesto che forse (considerando l’ambito artistico in cui è stato perpetrato il colpo) intendeva imitare Piero Manzoni con la sua “merda d’artista”. Bravata che potrebbe costargli cara, soprattutto perché intorno alla scuola sono presenti diverse telecamere che potrebbero avere inquadrato il gruppetto entrare o avvicinarsi all’istituto. Segni evidenti di effrazione non sono stati rilevati, ma visto che l’aula di scultura si trova in una sezione distaccata rispetto al corpo centrale dell’istituto, è possibile che non abbiano incontrato grandi difficoltà a fare ingresso nel laboratorio di scultura.
«Nessuno controllava?»
L’atto vandalico (che a onor di cronaca non è consistito in distruzione di sedie, banchi o materiali di laboratorio) non ha tardato a suscitare sdegno nell’opinione pubblica, urtando soprattutto la sensibilità di chi frequenta la scuola.
«Il laboratorio di scultura è un gioiellino del Serpieri, è un peccato che succedano episodi come questi che rischiano di mettere a rischio il patrimonio a disposizione dei nostri ragazzi».
E sotto accusa finisce immediatamente la vigilanza e il presidio del polo scolastico. «Non c’era nessuno che sorvegliava? Come hanno fatto a entrare?» è il senso delle domande che si rincorrono nel passaparola e sui canali social.
Sulla questione, infatti, non manca di intervenire anche l’assessore viserbese doc Mattia Morolli (nonostante il Comune non abbia una competenza specifica in materia, spettante alla Provincia). «Nel polo scolastico di Viserba - afferma l’assessore ai lavori pubblici e all’edilizia scolastica - ci sono ben tre telecamere di ultima generazione, una proprio davanti al Serpieri. Tutte messe, attivate e finanziate dal Comune». Occhi elettronici che, sottolinea Morolli, «potrebbero avere ripreso immagini che in caso di denuncia verranno messe a disposizione per le indagini delle forze dell’ordine». Già attivi, infatti, gli investigatori della polizia di Stato, al lavoro per scovare i responsabili.