Rimini. Dagli esuberi dell’alta moda agli abiti con le tecniche del 1300

Fare della propria passione un’attività lavorativa apprezzata e, nel contempo, scegliere di credere nel territorio in cui si vive, restituendo attenzioni e creatività alla comunità.
È quello che Veronica Azzinari, 38 anni, ha realizzato attraverso “Studio Lucina”, arrivando in Valconca da Milano.
«Sono partita da studi relativi a cinema d’animazione e illustrazioni per libri – racconta – Lavorando nell’ambito dell’editoria mi sono avvicinata ad alcune realtà tipografiche che stampavano a mano e mi si è aperto un mondo. Era il 2011 ed ho cercato di approfondire quell’ambito arrivando fino all’Opificio della Rosa, dove ho iniziato a sperimentare le tecniche calcografiche. Si tratta di tecniche di incisione nate tra 1300 e 1400 che solo intorno al 1880 si sono evolute in modo artistico».
Come è approdata alla moda?
«Nel 2019, con l’arrivo della pandemia, il mondo dell’arte è andato in crisi. Poi ho avuto la gioia di diventare madre. Così ho deciso di rivedere tanti aspetti della mia vita e di riportare in luce in termini più professionali, un progetto nato nel 2016 come un hobby: una linea di abbigliamento con tessuti stampati a mano con xilografia, realizzata però attraverso soluzioni che non impattassero su ambiente e società».
E com’è nato in seguito il progetto Llap?
«Con l’aiuto di un’amica sarta ho iniziato a realizzare capi per me, stampandoli poi a mano. La cosa in poco tempo ha preso piede e nel 2020 ho deciso di aprire un commercio elettronico dedicato a questa linea (www.llap.it), ed ora è diventato il mio lavoro primario».
Quali caratteristiche ha questa linea di abiti?
«È una linea sostenibile, sia per chi ci lavora, sia per il basso impatto ambientale. Per realizzarla, utilizzo tessuti di alta moda recuperati dagli esuberi. Utilizzo quindi qualcosa che già c’è. Le aziende di alta moda lanciano collezioni che durano sempre di meno, anche poche decine di giorni e spesso il prodotto in eccesso non viene nemmeno stoccato perché, a causa del basso costo all’origine, costerebbe di più che smaltirlo. Non cambio i modelli ogni stagione ed alcuni sono gli stessi dal 2016. Sono taglia unica perché grazie a dei nastri hanno la possibilità di regolarsi sul corpo della persona, come di fatto cambia il corpo di una donna nel corso della vita. Realizzo una linea di matrici da stampa per ogni stagione, una per la primavera-estate ed una per l’autunno-inverno. Le matrici vengono intagliate su linoleum vegetale o legno, inchiostrate a mano con inchiostri atossici e impressionate sul tessuto, rendendolo così un capo artigianale, artistico ed unico al cento per cento».
Perché proprio Montegridolfo per aprire il suo negozio-laboratorio?
«Mi piaceva l’idea di ritornare alle botteghe, al contatto tra le persone, alla possibilità di toccare ciò che si acquista. Montegridolfo è il mio comune di residenza e ci tenevo a dare qualcosa al luogo in cui vivo e frequento. Quest’anno si è presentata la possibilità di realizzare questo desiderio . Ho chiamato questo spazio “Studio Lucina”, e vuole rappresentare una piccola luce nel borgo, anche passando per la condivisione di questa bottega con la comunità attraverso piccoli eventi, come quelli realizzati questa estate».