Rimini, custodie cautelari per codici rossi cresciute del 30% in dieci anni

Rimini

Il codice rosso, quell’insieme di leggi che hanno avuto come obiettivo quello di tutelare le donne troppo spesso vittime di violenza fino al femminicidio, sarà oggetto di un convegno oggi in Tribunale a Rimini Dal titolo “Cinque anni di Codice rosso, riflessioni e bilanci sulla sua applicazione”, previsto, dalle 15 alle 18, nell’aula Q. Al convegno parteciperanno Fiorella Casadei, presidente della Sezione Penale del Tribunale di Rimini ed Enrico Amati, presidente della Camera Penale di Rimini. Moderatore l’avvocato Roberto Brancaleoni, presidente dell’Ordine degli avvocati di Rimini. Tra gli interventi previsti ci saranno quelli di Davide Ercolani, sostituto procuratore e di Vinicio Cantarini, giudice delle indagini preliminari. Parteciperanno inoltre Veronica Magnani, membro del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli avvocati di Rimini e Annita Vesto, funzionario giudiziario della Procura Generale di Bologna. Per quanto riguarda i dati e la mole di lavoro, il codice rosso ha prodotto negli ultimi anni numeri interessanti. Le richieste di misure cautelari per codici rossi, ad esempio - sul totale delle richieste provenienti - dalla Procura sono passate dal 43,8% del 2014 al 73,1% del 2023. Nel 2023, gli uffici hanno evaso un totale di 673 istanze cautelari di cui 205 per codici rossi (pari al 30% del lavoro complessivamente svolto).

Nel 2023 sono state 79 le ordinanze di custodia cautelare per provvedimenti legati al codice rosso (su un totale di 108) quindi il 73,1%, 38 le convalide, 8 le riaperture di indagini, 61 rinvii a giudizio (39 monocratici, 20 collegali e 2 corti d’Assise), 26 giudizi immediati e 59 sentenze per riti alternativi. Le assoluzioni davanti al gup sono a quota 50%. Nel corso degli ultimi cinque anni sono state lavorate circa 90mila notificazioni a mezzo del sistema di notifica telematica e circa 70mila Pec in entrata oltre alle 15mila in uscita. Dal 1° agosto ad oggi, le Pec lavorate risultano essere circa 2mila. Secondo i dati diffusi dal ministero della Giustizia, nel periodo estivo si concentra la maggior parte dei casi di violenza sessuale. Nel periodo compreso tra luglio 2022 e giugno 2023, ad esempio, sono state 82 le violenze commesse nella nostra provincia; 275 sono i casi di maltrattamento in famiglia; 122 atti persecutori, molestie e minacce. Infine nell’anno in corso a fronte della richiesta da parte della Procura di richiesta cautelare in carcere sulle convalide da parte dell’ufficio del giudice nel 49% dei casi vengono applicate misure non detentive.

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