Rimini, coppia scambista si separa. Lei denuncia lui per violenza sessuale. Cadute le accuse, si ritrova a processo per calunnia

Rimini

Coppia di scambisti si separa. La decisione di spezzare il sodalizio è del marito e la moglie non la prende bene. Corre dall’avvocato e denuncia l’uomo per maltrattamenti, violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione. Ma non c’è niente di vero; le accuse si rivelano solo delle falsità e l’indagine della Procura della Repubblica si è conclusa con una richiesta di archiviazione accolta dal giudice dell’udienza preliminare. A quel punto è stato l’uomo a sporgere denuncia per calunnia nei confronti della donna, ora a processo.

Dibattimento entrato nel vivo, dopo l’acquisizione degli atti dell’inchiesta precedente, con l’audizione di otto testi citati dalla pubblica accusa sostenuta dal vice procuratore onorario Simona Bagnaresi. Che hanno raccontato una storia completamente diversa da quella narrata dalla donna. E cioè che i due, ora ai ferri più che corti (anche se l’ex marito non si è costituito parte civile), erano una coppia ben affiatata. Che per partecipare agli incontri avvenuti pure nell’abitazione di famiglia oltre che in un locale del Riminese, non avevano mai dovuto pagare un solo centesimo. Che nessuno, men che meno la presunta calunniatrice, era stato costretto a fare qualcosa contro la propria volontà. Mai vista neppure l’ombra della droga. Nella prossima udienza il giudice Luca Gessaroli ascolterà i testi citati dalla difesa.

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