Rimini. Confcommercio: «Mai più minimarket», ecco 14 milioni per il restyling dei viali delle Regine

Rimini

La riqualificazione delle aree commerciali può finalmente partire. In centro storico, a Marina centro, e, soprattutto, lungo i viali delle Regine: arterie turistiche in alcuni tratti “abbruttite” da un’invasione incontrollata di negozietti di chincaglieria e mini-market. Col sì della Regione al riconoscimento dell’hub urbano “Rimini Centro” (che si estende da Corso d’Augusto al Ponte di Tiberio fino alla stazione e conta 700 attività commerciali) e degli hub di prossimità “Marina Centro” (che si estende tra viale Vespucci e vie limitrofe e conta 200 attività, il 31% legate alla ristorazione) e “Regina Elena” (che si estende tra Piazza Marvelli e viale Firenze e conta il 43% di hotel e b&b), Rimini potrà partecipare al bando regionale, la cui pubblicazione è prevista entro dicembre, e attingere risorse da un fondo di 14 milioni, creato ad hoc per i 63 hub riconosciuti come finanziabili.

«La fine della colonizzazione»

«Ce l’abbiamo fatta - commenta, soddisfatto, Giammaria Zanzini, presidente provinciale di Confcommercio -.Finalmente, potrà essere messa la parola fine a quella colonizzazione commerciale degradante che ha deturpato una vasta area del passeggio turistico sui viali delle Regine e dequalificato le attività limitrofe, dagli alberghi ai ristoranti fino agli stabilimenti balneari».

Un traguardo importante, dunque, quello del riconoscimento dei tre hub urbani, perché si inserisce nel più ampio piano di valorizzazione e riqualificazione degli assi commerciali della zona mare. «Assi commerciali - sottolinea Palazzo Garampi - rappresentati dai viali delle Regine sui quali si sta già lavorando per migliorare la vivibilità urbana e rafforzare l’identità dei luoghi e la vitalità del commercio di vicinato».

Niente nuovi minimarket

Conclude, allora, Zanzini: «Come Confcommercio saremo al fianco degli assessori e dei sindaci del territorio e stiamo già lavorando ad un regolamento che possa tutelare gli imprenditori virtuosi come quelli degli stabilimenti balneari, gli albergatori lungimiranti, e i gestori di pubblici esercizi. Un regolamento che impedisca nuove aperture di mini market, compro oro, distributori automatici, centri massaggi, sale scommesse, solo per fare degli esempi, in aree cittadine ad alto flusso turistico e di importanza storica, come arco d’Augusto, domus del chirurgo, ponte di Tiberio, per citarne alcuni. Insomma, sono certo che questa legge regionale sugli hub urbani potrà, finalmente, dare la svolta e rilanciare il commercio di qualità, che è poi quello di vicinato».

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