Rimini, comunicato di 26 iscritti e simpatizzanti del Pd: «Scontro fra persone e assenza di iniziativa politica: ora basta!»

Rimini
  • 12 maggio 2025

RIMINI. «Diciamo basta!», il titolo della lettera è eloquente. A firmarla è un gruppo di quasi una trentina di iscritti, elettori e simpatizzanti del Pd (26 per la precisione). Contestano l’attuale situaizone del partito riminese e chiedono un cambiamento.

«Siamo iscritti, elettori, simpatizzanti del Partito Democratico», scrivono. «Da alcuni anni il PD della nostra provincia ci appare bloccato da uno scontro fra due componenti che, non riuscendo ad annullarsi, gestiscono un equilibrio instabile che oscura il progetto politico, ammesso che questo esista. Ne è conferma il fatto che il PD riminese è gestito da un Segretario da mesi dimissionario e nessuno sembra essere nelle condizioni di nominarne uno nuovo. Ne derivano difficoltà nel lavoro politico e una personalizzazione della politica che sul medio periodo è pericolosa perché oscura l’identità del partito e del suo programma. Così è accaduto nelle recenti elezioni regionali dove la lotta fra i quattro candidati ha di fatto cancellato il ruolo e il programma del PD. Il buon risultato ottenuto in percentuale da un PD trainato dal candidato De Pascale, non può nascondere la consistente perdita in voti assoluti e l’alta percentuale di astenuti. Astensione che, ancora una volta sul voto regionale, segnala anche un problema di rapporto con l’Ente Regione, di cui non si riesce a far comprendere la funzione di guida e orientamento nello sviluppo civile ed economico».

«Chi chiede alla politica identità programmatica ed ideale, chi vuole sapere cosa pensa il PD sui temi urgenti del territorio, perché dovrebbe andare a votare per sostenere uno scontro fra persone, per quanto siano singolarmente meritevoli?», si chiedono i 26 firmatari.

«La diffusa assenza di iniziativa politica del PD non è senza conseguenze. Ne vogliamo sottolineare alcune: l’abbandono della struttura territoriale connessa con la perdita di ruolo dei Circoli nella vita del partito, i ritardi con cui si avviano nuovi strumenti della partecipazione, il ruolo da “soli al comando” che vanno assumendo i Sindaci, l’assenza di interlocutori politici per la rete del civismo e dei corpi intermedi, l’incertezza dei percorsi di sviluppo per l’economia locale, la battaglia per la parità salariale fra generi, la difficoltà che incontrano le politiche sociali per affrontare i cambiamenti in corso (dall’immigrazione alle nuove povertà, dall’invecchiamento della popolazione ai nuovi, talvolta preoccupanti, fenomeni giovanili, la crescente difficoltà del sistema sanitario regionale, le tematiche ambientali del consumo del suolo e del cambiamento climatico, ecc.). Si conosce ciò che riescono a fare le istituzioni locali, ma non è chiaro per che cosa il PD chiama la gente al voto e, se necessario, alla mobilitazione. Ciò spiega l’assenteismo elettorale ma anche la palese “solitudine” dei Sindaci che indebolisce la loro capacità di relazione con la società e le sue forme aggregative. Dire “basta!” significa chiedere al PD di superare l’attuale ciclo politico e aprirne uno nuovo basato su programmi e persone che li interpretino con competenza e passione politica. Per questi motivi, in vista dei Congressi di Federazione e di Circolo, proponiamo non una tregua fra le componenti, tregua che sarebbe comunque fragile, ma un convinto abbandono degli attuali equilibri paralizzanti. E chiediamo ai leader di tutte le componenti di farsi essi stessi promotori di questo cambiamento perché noi siamo il Partito Democratico».

Ecco l’elenco dei firmatari:

Alberto Rossini

Alma Bertozzi

Andrea Buttafuoco

Andrea Diaco

Elena Di Conza

Enrico Pecorari

Giancarlo Ciaroni

Gigliola Ricci

Giorgio Grossi

Giulio Bucolieri

Giuseppe Tomasetti

Ivo Calcinelli

Lorenzo Vozella

Luciano Zamagni

Mandina Manfredini

Mariella Cavalli

Massimo Fusini

Massimo Raggini

Massimo Sarti

Maurizio Mazza

Maurizio Mussoni

Nazareno Gabrielli

Paola Grossi

Paolo Ciavatta

Renzo Casadei

Sara Benedetti

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