Rimini. Case popolari, stretta sui controlli

Accesso diretto alla banca dati Isee degli inquilini, rinnovo del protocollo con la Guardia di finanza e controlli serrati che saranno aumentati con una frequenza trimestrale. Sono alcuni dei nuovi punti chiave della lotta che Acer porterà avanti a partire da domani, lunedì 29 luglio, contro i due nemici più pericolosi: la piaga della morosità; chi occupa le case popolari senza però avere i requisiti economici. Una lotta, quindi, che si arricchisce di armi più efficaci in provincia di Rimini, dove la stessa presidente di Acer, Claudia Corsini, non nasconde problemi e obiettivi: «La morosità è un mostro da combattere, oscilla tra il 9 e l’11% nell’ultimo triennio, e la sua gestione rientra tra i fattori di rischio dell’attività aziendale. Un aspetto su cui si tiene alta l’attenzione. La riscossione regolare dei canoni è infatti fondamentale per poter poi procedere con le attività di manutenzione degli alloggi». Ecco quindi che il nuovo regime che partirà a tutti gli effetti tra 24 ore è stato comunque attivato da un paio di mesi: «Si è proceduto a studiare una prassi che tenesse insieme una visione di valutazione ecosistemica della morosità non perdendo di vista, però, la necessaria attività di controllo e di avvio dei procedimenti di decadenza. Grazie al rinnovo del Protocollo con la guardia di finanza e la possibilità di avere accesso alla banca dati Isee, si stanno già intercettando tutte quelle situazioni ritenute dubbie e attivando tutti i controlli e le procedure necessarie», spiega ancora Corsini che aggiunge: «Questa prassi, oltre a garantire maggiore comunicazione con i comuni, nasce con l’intento di intercettare sin da subito eventuali fragilità non solo economiche di chi è all’interno dell’edilizia pubblica o sociale ed intervenire, attraverso i servizi sociali comunali, in un’ottica di protezione». Il tutto, spiega ancora la presidente di Acer, «garantendo che il diritto alla casa sia compiuto anche attraverso l’attivazione delle procedure di riscossione coattiva e di sfratti».
La divisione
Tra le strategie messe a punto per portare avanti questa battaglia c’è poi la suddivisione tra utenti attivi e cessati. In caso di utenti attivi, una volta verificata la situazione di morosità, verranno attivate le varie attività di sollecito dell’inquilino moroso, diffida, messa in mora ed eventuale procedura di sfratto. Un percorso che si articola in precisi passaggi, ben cadenzati». Per quanto riguarda, in particolare, gli utenti cessati, qualora i crediti siano di importo inferiore ai 2.500 euro e scaduti da più di sei mesi, sarà possibile, come avviene già ora, poter procedere con la loro cassazione senza ulteriori accertamenti da parte dell’agenzia di recupero crediti. Se di importo superiore, invece, sarà necessario avviare il recupero crediti stragiudiziale a cura di un legale di fiducia o della società di recupero crediti.
L’intensificazione delle verifica della situazione degli inquilini sarà poi sistematica: «La nuova metodologia», conclude Corsini, «prevede un controllo della morosità con cadenza trimestrale nei mesi di gennaio, aprile, luglio, ottobre per il comune Rimini e nei mesi di marzo, giugno, settembre, dicembre per gli altri Comuni. Acer Rimini prevederà inoltre una forma di comunicazione degli elenchi di utenti morosi con i Comuni che ne facessero richiesta».