Rimini, case popolari affittate ai turisti: scattano i controlli

Rimini
  • 19 agosto 2025

RIMINI. «Affitti brevi, siamo davanti a un fenomeno dilagante che sta sempre più influenzando gli equilibri immobiliari e sottraendo dal mercato alloggi per le famiglie e i lavoratori». L’assessore alle attività economiche, Juri Magrini, lo ha ribadito più volte e adesso si passa all’azione. Già perché il Comune di Rimini nelle prossime settimane, a inizio settembre, partiranno operativamente i controlli della task force messa in piedi a fine primavera dal Comune di Rimini per monitorare le situazioni “anomale” del fenomeno degli affitti brevi, in relazione alle locazioni turistiche. Dopo una prima fase di incrocio delle banche dati a disposizione di Palazzo Garampi, si partirà con la verifica dei corretti parametri di legge su un elenco di circa 40 situazioni “anomale”. E in queste categorie, i controlli a tavolino che sono stati fatti nel corso di questi mesi hanno inserito in particolare tre tipologie: quelli che non hanno assolto l’obbligo del Cin; ma anche chi ha deciso di utilizzare a fine di locazioni turistiche degli appartamenti di edilizia popolare. In fine le verifiche saranno fatte a chi ha deciso di dare in affitto ad uso turistico gli appartamenti ammobiliati pur in presenza di una residenza permanente, una scelta questa che è vietata dalla legge regionale.

A breve dunque partiranno le ispezioni da parte di uffici comunali e Polizia locale in modo da controllare la sussistenza dei necessari requisiti da parte di questo primo campione di una quarantina di situazioni.

A maggio era stato fatto l’annuncio di questa unità operativa e in quella occasione era emerso infatti il primo appartamento di edilizia popolare che era stato dato in affitto ai turisti. a testimonianza di quanto il fenomeno non conoscesse “confini”. Ed erano emersi anche i mancati versamenti Imu e Tari, per circa 30mila euro, per alcuni appartamenti affittati come casa vacanze, ma con proprietari residenti.

L’assessore Magrini ha quindi chiarito all’avvio del progetto che l’obiettivo di questa task force è «far emergere irregolarità e abusi. Abbiamo iniziato un percorso di lavoro che vede la collaborazione dello sportello attività produttive, dell’ufficio tributi, della polizia locale, dell’urbanistica, del sistema informativo territoriale, che si basa sulla condivisione delle informazioni e che ha come obiettivo quello di operare con controlli mirati per far emergere situazioni di palese irregolarità come le locazioni brevi in assenza di adeguate condizioni strutturali o privati che affittano a turisti pur risultando residenti, o, ancora, soggetti che eludono il fisco per beneficiare di agevolazioni ed esenzioni che, invece, non gli spetterebbero».

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