Rimini Capitale della cultura: tutta la Romagna fa squadra nell’audizione di Roma

Rimini
  • 02 marzo 2024

Rimini capitale della cultura: il frutto di questo lavoro di rete arriva ora a Roma, per il momento più significativo e atteso di questa avventura: lunedì 4 e martedì 5 marzo alla Sala Spadolini del Ministero della Cultura, si svolgeranno infatti le audizioni delle dieci candidate a capitale italiana della Cultura 2026, ultimo atto prima della designazione ufficiale prevista per la fine di marzo.

Il progetto di Rimini sarà presentato nella giornata di martedì, alle ore 11.30, con diretta streaming sul canale Youtube del Ministero (www.youtube.com/@MiC_Italia). Ogni città avrà a disposizione 30 minuti per presentare la propria candidatura, seguiti da ulteriori 30 minuti dedicati alle domande della Commissione. Nel corso dell’audizione per Rimini prenderanno parola il sindaco Jamil Sadegholvaad, le due direttrici di candidatura Francesca Bertoglio e Cristina Carlini e l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori. Tra gli interventi anche quello di Emmanuele Forlani, direttore della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli. A raccogliere il testimone che è stato di Allegra prima e di Giulia e Viola poi sarà invece Diletta, altra giovanissima riminese coinvolta nei percorsi della compagnia di Teatro Patalò, a testimoniare uno dei punti cardine su cui poggia il dossier: una visione di futuro sostenibile positiva, in cui i primi attori sono i giovani e giovanissimi.

Una squadra romagnola

La delegazione riminese e romagnola a Roma sarà nutrita. All’audizione infatti parteciperanno i rappresentanti dei comuni romagnoli che hanno sottoscritto alla candidatura, cioè il sindaco di Ravenna Michele de Pascale, il sindaco di Faenza Massimo Isola, il sindaco di Lugo Davide Ranalli e gli assessori alla Cultura di Cesena e di Forlì Carlo Verona e Valerio Melandri. Hanno confermato la presenza anche diversi esponenti delle realtà che animano la vita economica, culturale e artistica territorio, tra le quali la Diocesi di Rimini, Italian Exhibition Group, Festival Mare di Libri, Santarcangelo dei Teatri, la compagnia Motus, Cartoon Club, MEI Meeting delle Etichette Indipendenti, Accademia Perduta, Cinema Fulgor, Movimento Centrale e altri ancora.

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura decisa dalla giuria presieduta da dal giornalista e scrittore Davide Maria Desario si terrà entro il 29 marzo. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per contribuire alla concretizzazione degli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.

Il calendario delle audizioni

Lunedì 4 marzo: 9.00 – 10.00 Agnone (nome progetto “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”). 10.15-11.15 Alba (“Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”). 11.30-12.30 Gaeta (“Blu, il Clima della Cultura”). 14.00-15.00 L’Aquila (“L’Aquila Città Multiverso”). 15.15-16.15 Latina, (“Latina bonum facere”).

Martedì 5 marzo: 9.00-10.00 Lucera (“Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”). 10.15-11.15 Maratea (“Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”). 11.30-12.30 Rimini (“Vieni oltre. Il futuro qui e ora”). 14.00-15.00 Treviso (“I Sensi della Cultura”). 15.15-16.15 Unione dei Comuni Valdichiana Senese (“Valdichiana 2026, seme d’Italia”).

Il sindaco: “Confidiamo che il confronto rimanga sul merito”

“Ci apprestiamo a vivere la fase più emozionante di questo ormai lungo percorso, presentando al Paese cos’è Rimini oggi e quale strada ha scelto per il suo domani – commenta il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad – Ci presenteremo a Roma con la consapevolezza di aver lavorato non solo per vederci riconosciuto un titolo che crediamo la città si meriti, ma nella prospettiva di aver messo dei semi per far crescere la Rimini del futuro. Una città che vuole farsi conoscere per la sua storia e per il suo saper anticipare i tempi, che fa della curiosità e dell’apertura da sempre i suoi tratti distintivi, sintetizzati in quel claim poco ortodosso che abbiamo scelto, ‘Vieni oltre’, essenza di un territorio che guarda sempre avanti e che nel farlo non lascia indietro nessuno. Ci presenteremo come Rimini e Romagna, insieme e per questo ringrazio ancora una volta la Regione e le Amministrazioni che hanno fatto propria questa candidatura. Confidiamo che il confronto rimanga sul merito e dunque sulle proposte culturali, senza che intervengano intromissioni di alcun tipo. Siamo istituzioni di questo Paese e, fino a prova contraria, dobbiamo non tenere conto delle voci e degli endorsement espliciti e ‘pesanti’ che negli ultimi mesi e anche nelle ultime settimane si sono sommati nei confronti di candidate ‘favorite a priori’”.

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