Rimini. Canoni demaniali per oltre un milione di euro, Marina blu la spunta sul Comune

Rimini

Buone notizie per Marina Blu, la società concessionaria della Darsena. Nella giornata di venerdì la Corte d’Appello di Bologna ha dichiarato inammissibili gli appelli promossi dal Comune di Rimini e dall’Agenzia del Demanio riguardo alle cartelle esattoriali dei canoni relativi all’anno 2013 (poco più di 291mila euro) e alle annualità 2010-2011-2012 (circa 816mila euro). In sostanza perché, accogliendo la tesi della difesa di Marina Blu, rappresentata dall’avvocata Beatrice Belli del foro di Bologna, la Corte ha preso atto della nuova normativa sopravvenuta nel 2020, ritenendo superato il credito portato nelle cartelle impugnate.

Sorci: «Uno spiraglio di luce»

«Siamo molto soddisfatti - ha commentato il direttore della Darsena, Gianni Sorci -. Finalmente si comincia a vedere uno spiraglio di luce su quest’annosa vicenda». Il ricorso era stato presentato a seguito della decisione del tribunale di Rimini di annullare la cartella esattoriale emessa dall’Agenzia delle Entrate su incarico dell’Agenzia del Demanio con cui si intimava a Marina Blu il pagamento del canone demaniale rideterminato dallo stesso Demanio per quegli anni.

Battaglia legale

La vicenda era esplosa nel 2007, quando l’allora governo Prodi, con un provvedimento, rivide le stime dei canoni demaniali che schizzarono così dai 100 mila euro annui, versati da Marina Blu a canone concordato per lo spazio acqua e per la parte di arenile coinvolto, fino ai 400 mila euro annui. Poi ricalcolati tra i 140 e i 150mila euro con la nuova legge. Cartelle esattoriali, dal 2007 al 2018, per un totale di oltre 3 milioni di euro, oggetto però di cinque cause distinte che in primo grado Marina Blu ha vinto davanti al tribunale di Rimini, ma poi impugnate dalle altre parti coinvolte. Il 19 febbraio scorso la stessa sezione della Corte d’Appello di Bologna (e lo stesso identico collegio che ha emanato la sentenza venerdì) aveva invece accolto l’istanza presentata da Palazzo Garampi relativa all’anno 2018 (oltre 261mila euro). La legale di Marina Blu ha però già annunciato il deposito del ricorso in Cassazione. A questo punto “fuori” rimangono ancora due cause relative alle cartelle per gli anni 2007-2008-2009-2017 (quasi 1,2 milioni di euro) e 2014-2015-2016 (circa 812mila euro). Le sentenze della Corte d’Appello dovrebbero arrivare entro la fine di quest’anno.

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