Nebbia su Rimini ma il nautofono resta in silenzio. Da un lato le rassicurazioni di Anthea a cui è affidata la gestione dell’impianto: «Soluzione complessa ma assieme al Comune lavoriamo al ripristino». Dall’altro la tenacia di chi, come la Consulta degli operatori del porto, agogna il ritorno del suono sincopato, cupo e profondo che ha scandito il ritmo della Riviera a partire dagli anni Cinquanta, ogni ottobre fino alla primavera. «In attesa del faccia a faccia promesso entro l’anno, non disperiamo», rimarcano. Il banco di foschia, ieri, è sceso dalle prime luci dell’alba celando alla vista l’orizzonte.
Non ha levato la sua voce lo storico segnale acustico che un tempo, all’imboccatura del portocanale, aiutava i marinai a orientarsi in caso di scarsa visibilità. Il Nautofono è un apparecchio per segnalazioni acustiche, consistente in un diaframma fatto vibrare elettricamente, capace di emettere suoni di elevata intensità utili alla navigazione in tempo di nebbia e scarsa visibilità.
Archiviato il ruolo da sentinella dei porti, dopo l’arrivo di dispositivi gps e segnali satellitari, ci si augura il ritorno in funzione del fischione almeno per finalità rievocative, in una sorta di “operazione nostalgia” che tuteli scampoli dell’identità marinara della città oltre alla sua memoria felliniana, consacrata da film come “Amarcord”.
Il presidente della Consulta degli operatori del porto, Gianfranco Santolini guarda il bicchiere mezzo pieno segnalando «che è previsto un confronto assieme all’amministrazione comunale e la società in house Anthea entro fine anno. Ignoriamo le cause dell’ultimo guasto che si protrae dalla primavera scorsa ma - ribadisce - non disperiamo. Riponiamo la nostra fiducia in Nadia Rossi, a capo di Anthea».
Di rimando Rossi conferma l’impegno: «Con l’assessore ai Lavori pubblici, Mattia Morolli e la sua struttura – sottolinea - stiamo lavorando per individuare una soluzione: non è semplice, vista la tecnologia obsoleta su cui si basa il dispositivo, ma l’obiettivo è far tornare il nautofono». Dal Club nautico Sergio Giordano allarga le braccia: «Calendario alla mano, è un anno e mezzo che il dispositivo non funziona». E scende nei dettagli: «La centralina vicino al Rockisland è attiva, tant’è che il suo ronzio gira nell’aria, mentre a fare cilecca è il marchingegno che deve rilevare la nebbia». Un problema che, specifica ancora Giordano, sarebbe aggirabile «azionando a mano il meccanismo, salvo ritrovarsi però, come già accaduto, a sentire il suono nelle giornate di sole». Così non resta che incrociare le dita, in attesa dell’incontro a stretto giro con Anthea. Contattato, l’assessore Morolli si riserva di tornare sulla questione oggi, carte alla mano.