Rimini. Bottega del caffè in centro storico, Fabbri lascia dopo oltre 30 anni: “Domenica chiudo”

Rimini

«Domenica abbasseremo la saracinesca dopo 32 anni. Il motivo? Basta guardarsi intorno per capirlo: in centro non c’è più nessuno». Alberto Fabbri ha 80 anni, i segni del tempo sul volto e il tono abbattuto di chi è costretto ad accettare lo stato delle cose. Lascia la gestione della Bottega del caffè di corso d’Augusto domenica prossima. Per lui, che lo gestisce da oltre trenta (ma già nel 1926 c’era la torrefazione Giovannini) la sconfitta è dura da mandar giù. «Già da qualche anno sono diminuiti i clienti, ma nel post Covid abbiamo perso il 50% di clientela - spiega -. Anni fa, nei tre locali che gestisco, avevo 14 dipendenti. Ora sono cinque. Per me, che mi alzo alle quattro del mattino, non è più possibile tirare avanti». Nel caffè pressoché vuoto di corso d’Augusto incontriamo Alberto Fabbri e sua moglie Mirella. Non rimarranno con le mani in mano, essendo titolari di una pasticceria e di un altro caffè situati all’Ipercoop Malatesta. Nello stabile del centro, invece, sono in affitto. E non hanno la benché minima idea della sorte che farà. «Non so se qualcuno si sia fatto avanti, ma nel caso ammirerei il suo coraggio - commenta Fabbri -. Così come ammiro coloro che si azzardano ad investire adesso. Con quali clienti sperano di lavorare?».

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