Una bambina dona l’unico euro ricavato dalla vendita dei suoi giocattoli a un cane che cammina con il carrellino perché affetto da una malattia ereditaria.
Anziché comprare un dolcetto o mettere nel salvadanaio quel solo euro guadagnato dopo un pomeriggio di trattative, una bambina di Igea Marina, supportata dagli amichetti, ha pensato di fare qualcosa di bello per un animale, a suo modo di vedere, un po’ sfortunato.
A raccontare la gentilezza inattesa che le è piombata addosso, con il calore di un abbraccio, è una donna di Igea sui 40 anni che nei giorni scorsi ha trovato nella posta un pacchettino accartocciato che conteneva una moneta da un euro e una letterina inzuppata di pioggia. C’era scritto “Dal mercatino davanti a casa tua per il tuo povero cane”. Una storia dal sapore natalizio, la sua, che ha visto un gruppo di piccini ingegnarsi per trovare una soluzione e “curare” un quattrozampe, a suon di dolcezza impastata con un’ingenuità che commuove.
Tutto era cominciato durante l’appuntamento di vendita e scambio che i bambini allestiscono su una panchina in via Ovidio. Una montagna di tesori coloratissimi, tra carte Pokémon, vecchie bambole e album da colorare un po’ sgualciti, ma ancora belli per il carico di ricordi che fa capolino da ogni piega.
«Vedendo passare Kali, lupo cecoslovacco di 8 anni, che per problemi agli arti posteriori deambula con l’ausilio di un carrellino, una bimba si è staccata dal gruppo mettendo fra le mie mani una pallina verde: “È per il tuo cane”, ha detto con un sorriso. Sembrava finita così finché, tempo pochi giorni, nella buca delle mie lettere è spuntato un foglio chiuso a sacchettino con dentro una moneta, probabile frutto - ipotizza la donna - della “giornata lavorativa” dei bambini »: perché il mondo visto con gli occhi di un bimbo è davvero il migliore tra quelli possibili.
«Che dire, piccoli? - conclude la proprietaria del cagnolone -. Siete una bellezza, mi avete regalato un sorriso ed ora con il “bottino” prenderò uno snack al salmone per Kali. La spontaneità va sempre dritta al cuore».