Rimini, area ex Questura: lavori per alloggi Erp-Ers al via dal 2024

Rimini

Il percorso di riqualificazione urbana della zona dell'ex Questura di Rimini, finora fermo, entra nel vivo. La giunta approva infatti il progetto di fattibilità Piers per la realizzazione di 36 nuove abitazioni di edilizia residenziale pubblica, mentre rinvia al Pug la proposta presentata dalla società Ariminum sviluppo immobiliare.
L'area interessata è quella tra le vie Giovanni Pascoli, Ugo Bassi, IX Febbraio 1849 e Flaminia, nella zona dell'ex Dama-Questura e il progetto, finanziato dalla Regione con un contributo di 5,5 milioni di euro sui 6,6 complessivi, ricordano da Palazzo Garampi, è frutto di un concorso di idee bandito con la collaborazione dell'Ordine degli architetti, paesaggisti, pianificatori e conservatori della provincia di Rimini. E tiene conto anche degli esiti del percorso partecipativo condotto a maggio 2022 dal Piano strategico e rivolto agli abitanti della zona. Più nel dettaglio, verranno realizzati due nuovi fabbricati: il primo con 24 alloggi Erp e il secondo con 12 alloggi Ers. I due volumi andranno a formare un corpo unico in dialogo con lo spazio esterno, concepito come una grande corte verde ribassata e protetta, attraversata da percorsi ciclabili e pedonali e capace di accogliere spazi dedicati ai giochi e attrezzature per lo svago. La corte funzionerà anche come grande "rain-garden", garantendo una maggiore resilienza anche nei confronti dei cambiamenti climatici. Il complesso si integrerà con la viabilità esistente prevedendo parcheggi pubblici integrati con gli spazi verdi. Sono previsti anche interventi di riqualificazione lungo l'asse di via Arnaldo da Brescia, a servizio dei residenti della zona. Il cronoprogramma stimato prevede la conclusione dell'iter progettuale entro la fine dell'estate, con l'affidamento dei lavori entro l'anno e l'avvio delle opere per la primavera 2024. Per quanto riguarda invece la proposta della società Asi rinviata al Pug, prevede due fasi temporali: prima la demolizione dell'ex Questura e successiva ricostruzione di uno stabile da destinarsi a media struttura di vendita alimentare, con cambio della destinazione d'uso attuale; in seguito l'attuazione del restante comparto, attraverso l'approvazione di un Accordo di programma con Regione, Comune e Acer per un intervento di "sostituzione urbana e addensamento", con l'insediamento di residenziale, commercio e pubblici esercizi, funzioni culturali e asilo. Rispetto alla prima fase, la richiesta della società "non è ammissibile", precisa il Comune, in quanto con il Rue vigente non è possibile il cambio della destinazione d'uso. Sulla richiesta di partecipazione all'Accordo di programma con Acer e Regione legata al Piers, invece, pur essendo previsto dalla legge regionale l'eventuale coinvolgimento dei privati, la proposta non punta, come previsto dalla normativa, a "coordinare la realizzazione di interventi di rilevante interesse pubblico che non potrebbero essere eseguiti dalle amministrazioni in autonomia". Inoltre si deve considerare il mutato contesto urbanistico determinato dalla dismissione della Caserma Giulio Cesare, destinata a diventare nuova cittadella della sicurezza, e il ruolo dello stadio comunale, sul quale l'amministrazione ha in programma di promuovere un progetto di riqualificazione e modernizzazione.

Il cronoprogramma stimato prevede la conclusione dell'iter progettuale entro la fine dell'estate, con l'affidamento dei lavori entro l'anno e l'avvio delle opere per la primavera 2024. Per quanto riguarda invece la proposta della società Asi rinviata al Pug, prevede due fasi temporali: prima la demolizione dell'ex Questura e successiva ricostruzione di uno stabile da destinarsi a media struttura di vendita alimentare, con cambio della destinazione d'uso attuale; in seguito l'attuazione del restante comparto, attraverso l'approvazione di un Accordo di programma con Regione, Comune e Acer per un intervento di "sostituzione urbana e addensamento", con l'insediamento di residenziale, commercio e pubblici esercizi, funzioni culturali e asilo. Rispetto alla prima fase, la richiesta della società "non è ammissibile", precisa il Comune, in quanto con il Rue vigente non è possibile il cambio della destinazione d'uso. Sulla richiesta di partecipazione all'Accordo di programma con Acer e Regione legata al Piers, invece, pur essendo previsto dalla legge regionale l'eventuale coinvolgimento dei privati, la proposta non punta, come previsto dalla normativa, a "coordinare la realizzazione di interventi di rilevante interesse pubblico che non potrebbero essere eseguiti dalle amministrazioni in autonomia". Inoltre si deve considerare il mutato contesto urbanistico determinato dalla dismissione della Caserma Giulio Cesare, destinata a diventare nuova cittadella della sicurezza, e il ruolo dello stadio comunale, sul quale l'amministrazione ha in programma di promuovere un progetto di riqualificazione e modernizzazione.

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