Rimini, altre 3 casine dell’acqua, ora sono 13



RIMINI. A Rimini da oggi ci sono tre nuove casine dell’acqua a Gaiofana, Celle e Ina Casa, punti di distribuzione a disposizione dei residenti per promuovere il consumo di acqua della rete idrica, andando ad integrarsi alle altre 10 casine già in funzione sul territorio. La prima installazione, ricorda il Comune, risale infatti al 2011. Le casine, risorsa importante specie nella stagione estiva quando cresce la necessità di acqua, danno un contributo per la riduzione dei rifiuti, dell’inquinamento legato alla produzione e allo smaltimento della plastica e delle emissioni derivanti dal trasporto dell’acqua minerale nei canali distributivi.
Dal report di Adriatica Acque, dal 2011 fino al 31 maggio 2025 sono stati complessivamente erogati dalle casine oltre 25 milioni (25.769.097) litri di acqua (18,2 milioni di acqua naturale e 7,5 milioni di acqua gassata). Insieme equivalgono a oltre 17 milioni di bottiglie Pet da 1,5 litri risparmiate, che corrispondono a più di 687.000 chili di Pet in meno da smaltire. Inoltre hanno fatto risparmiare l’emissione di oltre 1,5 milioni di chili di CO2 e circa 1,4 milioni di litri di petrolio non consumati per la produzione della Pet. E ancora sono circa 274.000 i litri di carburante non consumati per il trasporto (ovvero 1,5 milioni di kg di CO2) e 21.474 i cassonetti da svuotare in meno. Infine anche un risparmio per i cittadini per 4,8 milioni di euro per l’acquisto di acqua minerale. L’acquisto e installazione delle tre nuove casine sono stati cofinanziati dal bando Atersir per l’incentivazione della riduzione e prevenzione dei rifiuti, con Romagna Acque e il Comune per un totale di 60.000 euro. Gli impianti sono in funzione h24 e l’acqua costa 5 centesimi al litro per la naturale e 10 centesimi per la gassata e leggermente gassata.