Rimini. Agosto decisivo per il nuovo piano dell’arenile

Agosto decisivo per il nuovo piano dell’arenile. La riqualificazione dei 12 chilometri di spiaggia riminese, da nord a sud, che insieme al Parco del mare, ridisegnerà il volto di Rimini. Quello più turistico e conosciuto da italiani ed europei. Il 4 agosto, infatti, l’elaborato, che ha già ottenuto il via libera, dal Comitato Urbanistico di Area Vasta, composto da Comune, Provincia e Regione, dagli ordini professionali, dalle categorie economiche e associazioni ambientaliste, e che ha accolto 260 osservazioni delle 339 arrivate agli uffici tecnici, andrà al vaglio della III commissione consiliare. Per poi passare, il 12 agosto, prima della tradizionale pausa estiva (che durerà fino alla prima settimana di settembre) al voto del Consiglio comunale, per l’approvazione definitiva.
Un piano innovativo che, nell’ottica della destagionalizzazione (l’installazione, cioè, di dehor e cupole trasparenti e riscaldate che permetteranno l’apertura invernale dei bagni), e della più ampia visibilità dell’orizzonte marino, determinerà l’aumento del numero di spiagge libere (saranno 26, dotate di servizi, contro le attuali 14) col mantenimento, però, dell’attuale numero di concessioni (273 tra stabilimenti balneari e pubblici esercizi di spiaggia). «Il piano – spiega Palazzo Garampi - propone di dividere la funzione di accesso al mare da quella di spiaggia libera: gli accessi al mare, i cosiddetti “varchi”, infatti, resteranno in posizione immutata mentre le nuove spiagge libere andranno ad ampliare quelle esistenti e assumeranno caratteristiche diverse anche in relazione alla loro collocazione: spiaggia a carattere naturale o sportivo. Questa operazione permetterà di evitare sia il frazionamento delle concessioni sia la non riassegnazione delle concessioni antistanti le piazze: lo spazio libero necessario all’incremento delle spiagge libere e alla creazione dei varchi sarà ricavato riducendo proporzionalmente il fronte delle concessioni coinvolte nella modifica». Tradotto: meno superficie laterale per alcuni bagni a favore di nuovo arenile libero. Con una prerogativa: questa riqualificazione dell’arenile ridurrà le superfici coperte e favorirà gli accorpamenti tra stabilimenti con la possibilità, attraverso macro-aggregazione di bagni, di realizzare bio-piscine e giochi d’acqua sulla spiaggia, che allo scadere della concessione potranno essere rimosse. Tutto, comunque, nel rispetto dell’armonia architettonica e naturalistica del Parco del mare: è previsto anche un percorso pedonale parallelo alla battigia, pensato per mettere in relazione tra di loro i varchi e contribuire al raggiungimento dell’obiettivo della destagionalizzazione.
In sostanza il piano spiaggia segue degli obiettivi strategici fondamentali: mantenimento del numero delle concessioni (273 appunto), accorpamento delle superfici e incremento della permeabilità visiva, incremento del fronte delle spiagge libere, destagionalizzazione, potenziamento delle connessioni con il Parco del Mare e con la città, arretramento delle strutture costruite sull’arenile e protezione dall’allagamento costiero, riduzione del 10% delle superfici presenti sull’arenile, attraverso la demolizione dei manufatti di spiaggia, e qualificazione del patrimonio edilizio. «Il piano stabilisce diverse modalità di intervento – conclude Palazzo Garampi -: singolo, micro e macro. E l’obiettivo di riduzione del 10% delle superfici coperte risulta garantito dalla riqualificazione delle sole attività in concessione, le uniche obbligate ad adeguarsi immediatamente al piano».