Rimini. Aggressioni per cani e bici sugli autobus. «Calci e pugni a tre autisti in un mese»

Rimini

«Tre autisti presi e calci e pugni in un mese. E tutto per questioni legate alle biciclette a bordo del Metromare». Una vicenda che potrebbe apparire surreale, se non fosse vera. E che da tempo preoccupa i sindacati del comparto trasporto pubblico locale. Al punto da costringerli a chiedere un incontro urgente con i vertici Start.

«Lavorare così è impossibile - stigmatizza Sandro Di Giacinti, autista bus di Start e vice segretario della Cisl trasporti Rimini -. Dai primi di giugno ai primi di luglio, infatti, tre nostri colleghi sono stati aggrediti brutalmente da utenti che pretendevano di salire a bordo con la bici. Nonostante il regolamento non lo consenta».

Non più di due bici

Un tema davvero paradossale quello delle due ruote a bordo del metromare. Che, iniziato nel settembre del 2023, con una direttiva emanata dall’azienda d’intesa con l’amministrazione comunale, quest’estate è esploso in tutta la sua gravità. «Due anni fa -sottolinea Di Giacinti - è stato varato un regolamento che permette, soltanto a due utenti muniti di bici, la salita a bordo dei pullman del Metromare: due è non di più. Con l’obbligo, quindi, per l’autista di scendere dal mezzo e spiegare al cliente fermo alla fermata che un’eventuale terza bici all’interno non è consentita. Anche in presenza di una madre, un padre e un figlioletto in sella alle loro rispettive due ruote: uno dei tre deve rimanere a terra e aspettare il bus successivo». Inevitabili, quindi, le contestazioni, i toni alti, fino agli insulti, e, perfino, alle aggressioni violente. Come quelle del mese scorso che hanno spinto le organizzazioni sindacali a chiedere un confronto con l’azienda per sollecitare l’interruzione del servizio. «Proprio così - conferma il vice segretario della Cisl trasporti -. Dopo l’ultima aggressione, quella di fine luglio, abbiamo chiesto alla direzione Start un vertice urgente. Che si è tenuto l’11 agosto e nel corso del quale abbiamo sollecitato l’immediata sospensione del servizio bici a bordo. Ebbene, è il 25 agosto ed è ancora attivo». E questo nonostante siano tanti gli autisti contrari a questa prestazione supplementare, «talmente contrari - puntualizza Di Giancinti - che la gran parte di loro ha, addirittura, chiesto alla Start il trasferimento al trasporto pubblico locale (i bus cittadini o che viaggiano lungo la rete stradale interprovinciale, ndr)».

Cani e spaccio

Bici a bordo, ma non solo. Perché gli autisti del Metromare sono costretti a fare i conti anche con amanti di cani e giovani prepotenti.

«E non dimentichiamo gli spacciatori - aggiunge Di Giacinti -. Perché ogni giorno oltre a discutere con donne e uomini che vorrebbero salire a bordo col proprio cane, di stazza grande, privo di museruola, cosa vietata naturalmente, o con giovani che vorrebbero salire “armati” di bottiglia di vetro di birra o altro, devi guardarti anche dalla presenza di balordi che, droga in tasca, all’aperture delle porte corrono all’uscita, cedono la dose al “cliente” in attesa alla fermata, incassano i soldi, e risalgono in pullman. Senza l’ombra di un poliziotto, quando invece ci vorrebbe un servizio costante di unità cinofile».

E se il Metromare “piange”, il tpl non ride di certo. «Assolutamente no - chiosa il sindacalista -. Sui bus cittadini i problemi sono i borseggiatori, in particolare sulle linee 11 per Riccione e 4 per Bellaria, le più affollate. I “sempre nervosi” che ad ogni ritardo ti coprono d’insulti. E la viabilità in zona mare, con le auto parcheggiate ai lati dei viali Vespucci e delle Regine che bloccano il traffico, provocano lunghe file, e causano ritardi e disagi».

Intanto, da oggi e fino al 13 settembre, per lavori lungo la strada che collega le vie Marignano, Santa Cristina e Montecieco, i bus Start non transiteranno, con disagi per gli abitanti.

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