Rimini. Aggredisce l’ex fidanzato armata di coltello e spray al peperoncino

RIMINI. Un amore che finisce può gettare nella più struggente disperazione la persona lasciata come raccontato da fiumi d’inchiostro e accordi musicali. C’è invece chi nella sua disperazione trova invece la rabbia per devastare la vita dell’ex fidanzato arrivando al punto di tendergli un agguato armata di coltellaccio e spray al peperoncino davanti al portone di casa.

Spirito caliente costato ad una 37enne originaria di un paese caraibico il rinvio a giudizio con le accuse di atti persecutori e lesioni personali. Modalità e azioni commesse hanno però spinto il sostituto procuratore Luca Bertuzzi a contestarle l’aggravante specifica per quando il ferito è la stessa vittima dello stalking; aggravante che prevede una pena molto più pesante in caso di condanna. Analoga interpretazione è stata data dal Gup Vinicio Cantarini che ha fissato la prima udienza del processo per le 9,30 del prossimo 25 settembre.

Dopo averlo riempito di epiteti e minacce fatte partire utilizzando numeri telefonici sempre diversi («te la faccio pagare, ti rovino, ti do una pugnalata») e aver riservato lo stesso trattamento alla nuova compagna dell’ex («ti do un pugnalata, ti brucio la faccia»), dalle parole è passata alle vie di fatto.

L’episodio più grave è andato in scena il 15 giugno dell’anno scorso quando la 37enne ha aspettato l’ex fidanzato sotto casa. Che non fosse il “solito” incontro scandito a suon di insulti e sole minacce verbali, l’uomo ahimé l’ha subito capito. L’ex compagna, infatti, le si è parata davanti urlandogli «figlio di..-, bastardo, ti rovino» stringendo nelle mani un coltello e uno spray al peperoncino. Dopo una breve colluttazione la vittima è riuscita a disarmare la ex.

Che però non si è fermata: ha preso il cellulare, primo corpo contundente catturato con le mani, e lo ha colpito alla testa procurandogli lesioni giudicate guaribili dai medici del pronto soccorso dell’Infermi in tre giorni. Prognosi contenuta ma sufficiente per contestare la “super” aggravante.

La 37enne è difesa di fiducia dagli avvocati Melissa Basilici e Paolo Parisella del Foro di Macerata.

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