Rimini. Adescavano le loro vittime mettendo annunci su siti di incontri, a processo

Adescavano le loro vittime mettendo annunci su siti di incontri, organizzavano gli appuntamenti per fare sesso in luoghi appartati e poi rapinavano il malcapitato di turno. Se l’annuncio era sull’applicazione “Grindr”, un social network di chat gay, all’appuntamento ci andava un uomo, se invece l’incontro era stato pattuito su “bakecaincontri”, si presentava una ragazza. In entrambi i casi, quando le vittime erano distratte a dovere, entrava in azione un rapinatore armato di coltello.
Sono almeno due (uno del 30 ottobre 2024 e l’altro del 25 gennaio 2025) i colpi messi a segno dalla coppia di rapinatori (ci sarebbe stato anche un terzo ma non è stato identificato): si tratta di un riminese di 41 anni, residente a Bellaria Igea Marina, e di una donna riminese di 43 anni, entrambi detenuti, lui a Rimini e lei a Forlì. Il giudice Raffaele Deflorio, su richiesta del pm che Luca Bertuzzi, ha fissato l’udienza con rito immediato per il 9 luglio. La prima rapina era avvenuta ai danni di un uomo nel parcheggio del centro commerciale “Il Planetario”, mentre l’altra era avvenuta il 28 gennaio nel parcheggio di via Costa, sempre a Bellari. In trappola. Secondo le indagini, in quel caso, la donna avrebbe dato appuntamento alla vittima alle 12.30, in parcheggio pubblico. Qui avrebbe chiesto all’uomo di spostarsi sul sedile posteriore, lasciando la portiera dell’auto aperta. A quel punto sarebbe entrato in azione il 41enne che con un coltello in mano lo avrebbe obbligato a a prelevare 550 euro da un Bancomat. In seguito, l’uomo vittima dell’agguato era riuscito a vincere il pudore e aveva chiesto aiuto.