Rimini, a fuoco auto della Polizia ferroviaria, 15 anarchici perquisiti

Rimini
  • 28 giugno 2025

RIMINI. Mercoledì scorso le Digos di Bologna, Forlì-Cesena, Rimini, Milano, Torino e Lucca, col coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione (Dcpp) hanno fatto 15 perquisizioni con sequestro di telefoni, computer e alcuni capi di abbigliamento a carico di altrettanti esponenti del movimento anarchico. I soggetti sono accusati di aver partecipato a vario titolo all’incendio doloso del 20 aprile 2023 a danno di due auto della Polizia ferroviaria di Rimini parcheggiate nel piazzale interno dello scalo nord della stazione ferroviaria. «L’atto terroristico», spiega una nota della Questura di Bologna, era stato rivendicato su alcuni siti d’area con le seguenti parole: «Si è scelto di attaccare con il fuoco la polizia ferroviaria, misera appendice della polizia di stato, addetta all’infame compito della salvaguardia della sicurezza in ambito ferroviario. Il loro ruolo di guardiani dei cosiddetti confini di stato ha rappresentato un motivo in più per fargli visita proprio sotto casa loro». Nella rivendicazione, aggiunge la Questura, erano riportate frasi in solidarietà agli anarchici cileni “Monica e Francisco”, oltre che a noti esponenti anarchici italiani “Anna, Juan, Aldo, Lucas, Ivan, Zac”, accompagnate da «un pensiero solidale a Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma, da 17 anni sottoposti al regime di 41 bis». L’indagine ha portato all’analisi di «un’enorme mole di immagini riprese dagli impianti di videosorveglianza presenti in zona», analizzate dalle Digos di Bologna e Rimini, e da accertamenti tramite la Polizia Scientifica. Da qui le perquisizioni, delegate dalla Procura di Bologna, che ha diretto le indagini fin dalle primissime fasi.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui