Rimini, “a casa in malattia perché stressata”: dipendente a processo per truffa

Si aprirà a novembre, davanti alla giudice Margherita Brunelli, il processo nei confronti della 39enne riminese dipendente di un’azienda di servizi e pulizie che, in pieno lockdown per l’emergenza Covid, si sarebbe finta affetta da stress lavorativo e depressione così da poter restare a casa in malattia.

La donna, difesa dall’avvocata Maria Rivieccio, è accusata di truffa pluriaggravata ai danni della ditta e dell’Inps e del reato di falso ideologico indotto, in quanto avrebbe fatto stilare certificati ai medici di base dichiarando sintomi di una patologia inesistente. A decidere per il rinvio a giudizio, il giudice Andrea Falaschetti al termine dell’udienza predibattimentale nella quale l’azienda, rappresentata dai legali Paolo Righi e Alessandro Pierotti, si è costituita parte civile, avanzando una richiesta di risarcimento danni di 60mila euro.

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