Uno ha patteggiato, mentre l’altro, che si è reso irreperibile, andrà a dibattimento il 15 gennaio.
Hanno preso due destini diversi le vicende processuali dei due giovani Tiktoker che nel luglio del 2023 chiamarono l’ambulanza fingendo un malore di uno dei due per “scroccare” un passaggio dalle campagne di Coriano fino al centro di Riccione.
Il fatto suscitò un intenso dibattito, soprattutto per lo spregio che appariva dal video, pubblicato sul canale Tik Tok @sskerim, in cui si vede uno dei due fingere di stare male, mentre l’altro parla col 118 dando indicazioni sul luogo e sulle condizioni dell’amico. Eloquente anche il titolo del videoclip “Pov: quando sei in campagna e non ci sono mezzi”. Il senso della “bravata”, infatti, era quello di sfruttare l’ambulanza come taxi per raggiungere la stazione di Riccione e da lì tornare a casa. In base alle indagini condotte dai carabinieri è stato appurato che i due, allora di 19 e 20 anni, residenti nella periferia di Milano e nati da genitori marocchini, erano in vacanza a Riccione ed erano andati a Coriano a trovare un loro amico, che però aveva avuto un problema all’auto e così i due erano rimasti a piedi. Da lì, la “geniale” idea di usufruire di un’ambulanza dell’Ausl Romagna come taxi.