Riccione. Turismo, Cecchetto: “Con le disco non si torna ai vecchi fasti, servono più eventi sulla spiaggia”

Rimini

CARLA DINI

«Più concerti lungo le spiagge». La distesa di sabbia che si trasforma in una pista da ballo sotto le stelle, pronta a ospitare i tour dei principali cantanti.

Un momento di condivisione, nella cornice dell’estate, scandito da cori in sottofondo e danze in libertà.

È questa la proposta per Riccione (e non solo) messa sul tavolo dal dj e talent scout, nonché Ambassador di Visit Romagna, Claudio Cecchetto.

Cecchetto, qual è il bilancio degli eventi nella Perla verde?

«Gli eventi hanno fatto da traino alle presenze, rinnovando una consuetudine: in estate è più facile, una volta chiuse le scuole e gli uffici, ritagliarsi del tempo libero per assistere a concerti e spettacoli. La sorpresa, che non è piaciuta granché, è arrivata invece dall’altro protagonista dell’estate, il mare, che ha regalato le mucillaggini, un fenomeno peraltro del tutto naturale e innocuo».

Soluzioni?

«Installare piscine in spiaggia, meglio se dotate di scivoli e attrazioni che accontentino qualunque target. Del resto, l’unica variazione in decenni di turismo balneare sono stati gli ombrelloni che si aprono da soli ma, con buona pace di tutti, non può certo bastare».

Il successo dello Space riporterà la discoteca ai fasti del passato?

«Tornare indietro è impossibile ma la prima stagione dello Space ha ricordato a tutti che la Romagna è la patria delle discoteche. Perdere questa caratteristica sarebbe un peccato e per scongiurare il pericolo consiglierei di potenziare le spiagge come luogo di divertimento, musica e danza, al modo del “Jova Beach Party”, il Tour organizzato in passato da un cantautore di caratura come Jovanotti».

Come la mettiamo con il rispetto della biodiversità e la tutela dei fratini che nidificano in spiaggia?

«Anche se camminiamo in un prato, senza saperlo distruggiamo fiori e insetti. Detto questo, occorre una convivenza all’insegna dell’equilibrio tra uomini e animali. Il mondo deve adattarsi alle necessità di tutti, fermo restando il rispetto delle regole e i controlli del caso. Esistiamo anche noi, lo dico senza polemica, non solo i fratini».

Torniamo al turismo, cosa ne pensa dei rincari diffusi un po’ ovunque, da Rimini a Riccione?

«Assisto a due tipi di lamentele: da una parte i villeggianti che criticano i rincari e dall’altra gli imprenditori che lamentano i mancati fatturati. Il punto è che non bisogna concentrarsi solo sui guadagni, perché se gli operatori dell’accoglienza non aumenteranno la qualità dell’offerta, i turisti andranno altrove. Occorre investire per assicurare un servizio migliore, il resto – con ogni probabilità - verrà in automatico».

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