Riccione. Rapina in zona Marano lo stesso pensionato per due volte in un mese: arrestato

Rimini

Aveva documenti falsi, diversi precedenti penali tra cui un arresto per stalking nel dicembre del 2023. E poi reati contro il patrimonio, contro la persona e in materia di stupefacenti. Eppure era ancora libero di starsene in giro tra Rimini e Riccione il 32enne tunisino arrestato sabato scorso in via Oliveti da una pattuglia delle volanti della polizia di Stato.

L’arresto è avvenuto per un aggravamento della pena perché nonostante fosse sottoposto all’obbligo della firma tre volte la settimana presso la polizia giudiziaria, non si faceva vedere da tempo. Il sostituto procuratore, Luca Bertuzzi, ha quindi chiesto un aggravamento della pena e ha contestato all’uomo due nuovi reati: due rapine che il 32enne avrebbe commesso ai danni della stessa persona nel giro di un mese.

Numerosi precedenti

La vicenda umana e quella giudiziaria paiono intrecciarsi per il 32enne, nato a Cattolica, ma cittadino tunisino, che stando alle informazioni sarebbe irregolare sul territorio italiano. Gravato da numerosi precedenti penali e pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio, la persona e in materia di stupefacenti, il 27 dicembre del 2023 è stato arrestato per la prima volta per stalking e, tre mesi dopo, per aver esibito documenti falsi ad un controllo di polizia. Era quindi sottoposto da fine febbraio all’obbligo di firma quando il pomeriggio del 19 marzo si era parato dinanzi ad un pensionato e, urlandogli in faccia «o mi dai soldi o ti prendo il portafogli», gli aveva rapinato 2mila euro.

Un mese dopo, sempre sul lungomare di Riccione in zona Marano, il pensionato era stato nuovamente intercettato dal tunisino. «Dammi i soldi» gli aveva detto. Ma il 65enne si era ribellato dicendo di aver già presentato denuncia per la rapina subita il mese precedente. Non contento, il 32enne aveva seguito l’uomo fino all’auto, gli aveva sfilato le chiavi della vettura e minacciandolo con la lama di un paio di forbici, si era fatto consegnare il cellulare scappando verso la fermata del Metromare.

Nonostante il 65enne avesse cercato di inseguirlo ne aveva perso le tracce poco prima della fermata. Per l’uomo era scattata quindi una duplice denuncia e una nota di ricerca, finché sabato scorso una volante della polizia di stato l’ha incrociato in via Oliveti a Rimini. Portato in Questura, il tunisino è stato dichiarato in arresto. Difeso dall’avvocato Luca Campana del Foro di Rimini sarà interrogato dal gip venerdì mattina.

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