Riccione. Lancia bottiglie rotte tra la folla, feriti un ragazzo e due poliziotte
A petto nudo, lanciando bottiglie di vetro tra la folla, strattonando e insultando tutti quelli che gli capitavano a tiro. Un ragazzo di 20 anni di origini nordafricane, residente nelle Marche, a Jesi, sabato sera ha disseminato il panico in centro a Riccione, lungo viale Ceccarini e poi tra la folla radunatasi in piazzale Roma per assistere ai concerti di Deejay on stage. Dopo aver ferito (per fortuna solo di striscio) un ragazzino lanciandogli addosso una bottiglia, è stato inseguito e bloccato dagli agenti della polizia locale e dai carabinieri, intervenuti in supporto. Per riuscire a stringergli le manette ai polsi, le poliziotte sono state costrette a spruzzare lo spray al peperoncino, non avendo altro modo di contenere la violenza con cui il giovane le colpiva con calci e pugni mentre le ricopriva di insulti. Così, nel frangente in cui il 20enne (risultato avere all’attivo già numerosi precedenti penali per rapina, spaccio e lesioni) veniva portato in camera di sicurezza, le due agenti sono state accompagnate in Pronto soccorso, riportando una prognosi di 10 giorni a testa.
Furia incontenibile
Intorno alle 23 sono arrivate le prime segnalazioni di questo giovane che, a petto nudo, si aggirava tra la folla in viale Ceccarini gridando improperi e frasi sconnesse, sgomitando e lanciano bottiglie di vetro. La situazione è precipitata quando un uomo, riccionese, si è avvicinato alle due poliziotte per segnalare che il figlio 16enne era stato colpito alle braccia da un pezzo di vetro che gli era stato lanciato addosso.
Le poliziotte si sono subito messe alla ricerca del giovane, individuato pochi metri più in là, mentre si faceva largo tra i ragazzi sotto al palco di Deejay on stage. Quando una delle due agenti ha tentato di avvicinarsi e tranquillizzarlo, lui, che era in evidente stato di alterazione, ha subito iniziato a insultarle e tentare di colpirle per poi divincolarsi, iniziare a correre, tentando di fuggire e fare perdere le proprie tracce. La sua fuga è durata qualche minuto, fino a quando la polizia locale, dopo aver chiesto l’intervento di supporto dei carabinieri, non l’ha bloccato in viale Ceccarini all’altezza dell’intersezione con viale Nievo. Qui ha colpito le agenti con calci e pugni, ignorando gli “alt polizia” che gli avevano intimato già numerose volte. E ben presto è risultato evidente che l’unico modo per placare la sua aggressività era estrarre la bomboletta e spruzzare lo spray al peperoncino. Poco dopo, quando è stato arrestato (come disposto dal pubblico ministero Luca Bertuzzi) ha continuato a manifestare il suo disagio prendendo a testate il finestrino dell’auto di ordinanza. Nei suoi pantaloni, inoltre, la polizia ha trovato anche una manciata di hashsih.
Il 20enne è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima. Le imputazioni a suo carico sono risultate numerose: da lesioni aggravate, all’oltraggio a pubblico ufficiale.