Riccione. Eventi, tutto tace: sale la preoccupazione tra comitati e associazioni

Rimini

Scoramento, preoccupazione, ma anche fiducia e sicurezza in quella marcia in più che Riccione ha sempre avuto. Della situazione di stasi e attesa, associazioni, consorzi, comitati, non tralasciando la cittadinanza, stanno ragionando, soprattutto sulle soluzioni che potrebbero “dare il la” ad un lavoro condiviso per un’offerta gradevole e attraente.

Richiesta di un incontro

Durante una delle tante riunioni che l’assessore al Turismo Mattia Guidi ha tenuto con operatori e categorie, si era stabilito di fissare degli incontri cadenzati per condividere idee e proposte. Ora come ora ritengono che sia essenziale, come spiega Pasquale Lonero, presidente comitato viale Dante. «Cercheremo di risolvere la situazione, vorremmo essere partecipi».

Per quanto riguarda poi gli eventi «non vorremmo trovarci spiazzati qualora “si lasci la strada vecchia per una nuova” – facendo riferimento probabilmente a chi sostituirà Radio DeeJay –. Dico che siamo spaesati, non sappiamo come possiamo contribuire, né cosa spiegare ai clienti che ci vengono a trovare o ai turisti curiosi dell’intrattenimento. Noi la festa ce la mettiamo, sicuramente ci saranno delle novità, ma attendiamo un confronto per parlare anche del fondamentale ruolo della comunicazione», conclude.

Sulla comunicazione degli eventi interviene anche Maurizio Metto, presidente Consorzio viale Ceccarini: «Non sappiamo cosa comunicare. Non ci interessa chi ci sia a occuparsi dell’intrattenimento, l’unica cosa è che la qualità degli eventi cresca perché ce lo chiede il mercato. Rispetto agli anni scorsi ci attendiamo che si alzi l’asticella, fermo restando che vorremmo un confronto diretto con l’Amministrazione».

Cambio di rotta

«Non sentiamo l’Amministrazione da dopo le feste – dice Alfredo Rastelli di Confcommercio –. Gli eventi vanno programmati per tempo. Non vorremmo esser chiamati a programmazione già stabilita senza essere coinvolti: alla prossima assemblea ne discuteremo. Se gli associati si lamentano noi dobbiamo muoverci di conseguenza. Capisco che l’assessore al Turismo abbia molte incombenze, ma il tempo strige», termina.

Come buon innovatore ha un’altra ricetta Roberto Corbelli di Cna. «La situazione è frutto di quanto accaduto lo scorso anno, comprendo anche i tempi stretti, ma hanno necessità di costruire su due velocità, lavorare sulla primavera e iniziare a pianificare per il futuro. Il tempo degli eventi “comprati” è passato. Sono convinto che gli investimenti debbano essere fatti sul territorio per garantirne il gettito – ragiona –. Non siamo più un mercato di massa, non bisogna più puntare sul maxi evento, ma su mini eventi di nicchia che coinvolgano più fasce possibile. La strategia è da rivalutare».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui