Riccione. Danni e furti, nel mirino altri due chiringuito sulla spiaggia

Rimini

La spiaggia di Riccione sembra diventata “terra di nessuno”. Dopo i due colpi della scorsa settimana, nella notte fra sabato e domenica altri due stabilimenti balneari hanno subito l’attacco dei malviventi e anche se il “bottino” è una miseria rispetto ai danni provacati, gli operatori non possono vivere serenamente l’inizio di stagione. Questa volta nel mirino sono finiti i bagnini numero “18” e numero “71”. I carabinieri sono già stati informati, mentre le telecamere di sorveglianza hanno fornito immagini piuttosto eloquenti. E’ presto per affermare che si tratti della stessa persona che nei giorni scorsi è stato denunciato a piede libero per altri due colpi molto simili. Il sospetto però c’è.

I precedenti

Allora. Pochi giorni fa un 33enne originario da un paese dell’Est Europa è finito nei guai per furto aggravato e tentata ricettazione perché aveva tentato di vendere un tablet con ancora in memoria applicazioni riconducibili a uno stabilimento balneare (il numero 88-89) che aveva ricevuto una visita notturna con tanto di scasso e dal quale era stato prelevato anche il congegno elettronico utilizzato come registratore di cassa. Il tentativo di vendita dell’apparecchio ha poi fatto scattare la cattura.

Anche lo “Scalo 54” era stato derubato e la visione delle immagini “catturate” dalle telecamere di sorveglianza non ha lasciato alcun dubbio. Il “colpevole” era sempre lui, il 33enne dell’Est Europa.

Qua “zona 71”

Raul Conti è il titolare dello stabilimento riccionese numero 71. «In mattinata, da casa - racconta - ho controllato la zona attraverso le telecamere di sorveglianza e ho visto subito che la porta del chiringuito era stata forzata, così con mia moglie siamo subito andati a vedere e qualcuno nella notte era entrato e portato via il fondo cassa, 50 euro. Ha fatto più danni che altro e spaccato un po’ di asse di legno. Oggi (ieri, ndr) siamo regolarmente aperti, riusciamo a lavorare, più che altro non so come faremo a chiudere in serata, la porta è forzata e di domenica facciamo fatica a trovare qualcuno per ripararla».

Qua “zona 18

Andrea Dionigi Palazzi è il titolare dello stabilimento 18, ha un passato da assessore nella giunta Tosi e un presente da consigliere comunale di opposizione.

Anche il suo chiringuito è stato forzato nella notte scorsa (precisamente alle ore 4,40) e ogni mossa è stata immortalata dalle telecamere di sicurezza. «Si vede un uomo entrare - spiega - mettere le mani nella cassa che però è vuota, così non gli resta altro che uscire dal chiringuito, fumarsi una sigaretta e andare via».

Ovviamente dal filmato non sembrerebbe impossibile risalire all’identità del malvivente, ma questo come sempre è un compito che spetta solo alle forze dell’ordine.

Dionigi Palazzi, invece, nelle vesti di consigliere comunale di minoranza, non si fa scappare l’occasione di “buttarla” un filo in politica, facendo notare come la stagione turistica riccionese non sia partita col piede giusto.

Tema? Sicurezza e ordine pubblico. «Le promesse in campagna elettorale dell’amministrazione Angelini erano state tante - rammenta - . Questo è il risultato, siamo solo all’inizio della stagione e se questo è il preludio non siamo messi benissimo, non immagino cosa potrà succedere questa estate».

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