Prenotazione delle camere in hotel: cresce l’utilizzo dell’intelligenza artificiale

Pochi secondi, il tempo di una chat whatsapp, e sul registro dell’albergo compare la prenotazione. Tutto molto semplice, nessuna telefonata con la receptionist o con l’albergatore. E senza alcun disturbo: le informazioni il turista le può richiedere a qualsiasi orario, anche di notte. È la magia dell’intelligenza artificiale.
Ieri, Francesco Piersimoni, co-fondatore di Adrias Online, società riminese di marketing turistico, l’ha illustrata al “We make future”, la fiera internazionale sull’innovazione tenutasi a Bologna.
«Nel mondo dell’ospitalità – ha spiegato Piersimoni - l’intelligenza artificiale non è più un’ipotesi futuristica, ma un presente già operativo. Secondo il nostro osservatorio sul turismo, nel 2024, oltre il 42,6% dei turisti che ha prenotato una vacanza in uno dei 400 hotel di Rimini presenti sul portale Hotel.Rimini.it, ha utilizzato strumenti di intelligenza artificiale durante il processo di prenotazione. Perfino tra le fasce meno tecnologiche qualcosa sta cambiando. Nel 2025, infatti, tra i turisti di età compresa tra i 45 e i 65 anni, ben il 21% ha dichiarato di preferire la messaggistica istantanea, come whatsapp, per comunicare con l’albergo».
«Proprio dalla Riviera romagnola arriva uno dei casi più significativi – ha sottolineato durante la fiera Piersimoni -. Abbiamo preso come campione un hotel di Rimini, con 100 camere, che utilizza Hally. Ebbene, solo nel mese di maggio 2025 ci sono state 575 conversazione in chat con turisti, di cui 460 si sono trasformate in prenotazioni».