Piano mare da Roma, Vanni: “Ballo sulla spiaggia, siamo pronti”

Rimini
  • 27 ottobre 2023

La spiaggia del futuro può benissimo abbattere la barriera del ballo sulla sabbia. Lo suggerisce il “Piano del mare” varato dal governo, parlando però di intrattenimento. Lo auspica il leader di Confartigianato imprese demaniali, Mauro Vanni, purché si parli di discoteche con regole certe, autorizzazioni, criteri di sicurezza.

“Mare sapore di mare”

Pochi giorni fa la Gazzetta ufficiale ha pubblicato il “Piano del mare”, vale a dire lo strumento di programmazione con il quale pianificare lo sviluppo della costa. Una sorta di strumento strategico dell’arenile per il triennio dal 2023 al 2025. Un capitolo viene dedicato al “sistema balneare” e in particolare si segnala un suggerimento. «Nell’ambito del turismo balneare - recita il Piano del mare - sarà sempre più necessario coniugare i servizi tradizionali, come l’uso delle spiagge, i parcheggi e il noleggio delle attrezzature, con la ristorazione e l’intrattenimento, concentrandosi, altresì, sulla professionalità e qualità del servizio».

«A piedi nudi in pista”

Passi per la ristorazione, ma è la voce “intrattenimento” ad aprire le nuove frontiere del divertimento sulla sabbia a cominciare dal ballo che questa estate ha chiamato in causa i chiringuito diventati la nuova frontiera della “danza abusiva”. Va detto, si tratta di una indicazione, non si parla di ballo, ma la spiaggia sarebbe pronta. Lo afferma Mauro Vanni, presidente di Confartigianato imprese demaniali. La parola da approfondire è “intrattenimento”. «È quello che già succede - spiega -. La spiaggia è un luogo di intrattenimento che va oltre il lettino e l’ombrellone. In giro per l’Italia, ad esempio nel Lazio, ci sono esempi di stabilimenti balneari con ristoranti, cinema e anche discoteche. Lo stesso Kursaal era un luogo in cui si organizzavano le feste».

Quando si parla di attività danzante sull’arenile, però, la sabbia diventa minata. «Penso che in futuro il ballo in spiaggia ci sarà - incalza Vanni - magari non come quello che c’è ora, nei chiringhito. Non per parlarne male, ma perché penso a strutture adeguate, autorizzate, con regole certe. Ma penso anche a iniziative culturali, mostre, rassegne. La spiaggia ha un potenziale enorme».

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