«Invitiamo i rappresentanti della Chiesa a partecipare al prossimo Rimini Pride: sarebbe un gesto concreto di vicinanza, un’occasione per camminare insieme, nel rispetto delle differenze e nella condivisione dei valori fondamentali». Lo chiede Emma Petitti, consigliera regionale dell’Emilia- Romagna e vice segretaria regionale del Pd, dopo che ieri è stato approvato a larghissima maggioranza (781 favorevoli, 28 contrari) il Documento finale durante la terza assemblea sinodale che si è svolta sabato a Roma. Tra i punti più dibattuti, l’apertura all’accoglienza di persone Lgbtq+ con l’invito a parrocchie e diocesi a non discriminarle. «Che la Cei sostenga con la preghiera e la riflessione le ‘Giornate’ promosse dalla società civile per contrastare ogni forma di violenza e manifestare prossimità verso chi è ferito e discriminato (Giornate contro la violenza e discriminazione di genere, la pedofilia, il bullismo, il femminicidio, l’omofobia e transfobia, etc.)», si legge tra le proposte approvate. Petitti quindi aggiunge: «Esprimo grande soddisfazione. È un segnale di apertura che accogliamo con rispetto e speranza. In Emilia-Romagna, da anni lavoriamo per costruire una società più giusta e inclusiva. Lo dimostra il nostro sostegno convinto a iniziative come Rimini Pride, che non è solo un festival, ma una piattaforma di dialogo, cultura e diritti».
Petitti: «I rappresentanti della Chiesa vengano al Rimini Pride»