Pesca, bando da un milione per i ristori da mucillagine

Con un bando, la Regione Emilia-Romagna stanzia un milione di euro per sostenere il settore della pesca che l’estate scorsa fu colpito dai danni della mucillagine. Legacoop Agroalimentare plaude col responsabile regionale Pesca e Acquacoltura Massimo Bellavista: «Una boccata d’ossigeno per le imprese ittiche che si trovano in agonia. Un settore da tutelare e sostenere con fermezza e decisione». Un anno fa, infatti, sui social network comparivano video e testimonianze dell’eccezionale fenomeno della mucillagine sulle coste del medio ed alto Adriatico. I pescatori lanciarono un allarme recepito dall’Alleanza delle Cooperative Italiane (rappresentata da Legacoop Agroalimentare, Agci/Agrital e Confcooperative/Fedagri Pesca) che si sono attivate su più fronti chiedendo ristori e misure di tutela sociale per i lavoratori, la valutazione del fermo pesca per individuare misure per arginare gli effetti della mucillagine come l’aumento dei consumi di carburanti, i danni agli attrezzi e alla produzione. La richiesta di aiuto è arrivata anche all’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca Alessio Mammi che, spiega Legacoop, ha messo disposizione fondi regionali per ristorare le imprese ittiche. «Ringraziamo il presidente dell’Emilia-Romagna Michele de Pascale e l’assessore per l’intervento - dice Franco Michelini, presidente Legacoop Agroalimentare Nord Italia - confermando, con questa azione concreta, la vicinanza e l’attenzione riservata ad un settore che sta vivendo un periodo di forti preoccupazioni ed una profonda crisi». La misura sostiene cooperative, pmi e microimprese di pesca dell’Emilia-Romagna fortemente danneggiate dalla proliferazione della mucillagine. Agli aventi diritto sarà corrisposto un contributo una tantum da 1.000 a 40.000 euro su base triennale. La scadenza è il 25 agosto.
«Gli alti costi energetici, l’inquinamento marino ma anche cambiamenti climatici e innalzamento delle temperature sono solo alcune delle sfide che i nostri pescatori si trovano ad affrontare - dice ancora Bellavista - ma se aggiungiamo anche la prossima riforma della Politica comune della Pesca Europea in discussione a Bruxelles il futuro è sempre meno blu e sempre più nero perché diventa difficile garantire la sopravvivenza delle imprese ittiche e, quindi, un reddito per i pescatori e le loro famiglie». Per questo Legacoop assicura che continuerà a «difendere con le unghie e con i denti il lavoro dei tanti pescatori che esercitano la pesca a strascico». Gli fa eco il presidente Nazionale di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti: «Con un taglio del 67% ai fondi per il settore, rilevato dalla proposta di Bilancio Ue 2028-2034, la Commissione Europea disconosce così facendo l’importanza strategica della Pesca europea. La pesca è un asset strategico per la Ue e penalizzarla significa rinunciare ad un canale fondamentale per il miglioramento della sovranità alimentare europea visto il già elevatissimo livello di importazioni di pesce». Nella proposta di bilancio, quindi ci vuole «l’accorpamento dei finanziamenti in un fondo unico che mette insieme pesca e acquacoltura con agricoltura ma anche con la coesione e lo sviluppo regionale. Soprattutto non si tiene per niente di conto dell’importanza strategica della pesca, omessa incredibilmente anche dal titolo del nuovo fondo».