Pasqua e dolci: controlli Nas a Ravenna e Rimini, sequestrati tonnellate di frutta secca scaduta e perfino panettoni e pandori rimasti da Natale VIDEO

  • 29 marzo 2024

In occasione delle festività pasquali, al fine di salvaguardare la salute del consumatore, i Nas di Bologna hanno promosso una massiccia azione di controllo sulla produzione e commercializzazione di prodotti dolciari e da forno e su tutta la filiera della farina, a partire dai molini fino ad arrivare ai pastifici ed ai panifici.

In provincia di Ravenna

Provincia di Ravenna: presso un’industria attiva nella produzione di panificati, veniva ravvisata promiscuità di stoccaggio di prodotti chimici, detergenti acidi e corrosivi, sfarinati, spezie ed alimenti contenenti allergeni, che per definizione avrebbero già dovuto essere conservati separatamente. Sono stati inoltre rinvenuti e sequestrati complessivi 3.000 kg, tra materie prime scadute e semilavorati anonimi ed irrintracciabili.

In provincia di Rimini

In un laboratorio di pasticceria sono stati rinvenuti e sequestrati circa 150 kg di prodotti dolciari quali cioccolato, coloranti e frutta secca scaduti anche da oltre un anno. Veniva inoltre riscontrata l’attivazione di un laboratorio per la produzione di gastronomia, fresca e congelata, a cui era stata assegnata arbitrariamente una data di scadenza di 12 mesi dalla produzione, senza nessuna valutazione dei rischi ed alcuno studio analitico eseguito sui prodotti stessi. Il laboratorio veniva sospeso e venivano sequestrati, insieme ai prodotti scaduti, altri 920 kg di preparazioni gastronomiche irregolari. Rinvenuto e smaltito anche un importante numero di panettoni e pandori, residuali delle scorse festività natalizie, aventi shelf-life superata, destinati ad essere donati in beneficenza od alla degustazione gratuita in occasione di fiere e convegni;

Presso un’azienda attiva nella tostatura e commercializzazione di frutta secca, venivano sottoposti a sequestro circa 6.900 kg di frutta secca, in prevalenza pistacchio, avente data di scadenza superata.

In tutti i controlli in Emilia-Romagna, sono stati complessivamente chiuse strutture ed aziende per un valore di oltre 800.000 euro, sequestrati e distrutti alimenti del valore di circa 235.000 euro ed elevate sanzioni amministrative per un totale di 65.000 euro

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