Rimini. Palestra Carim, i lavori si faranno. L’assessore Morolli rassicura dopo la denuncia dell’Happy Basket

Rimini

«I lavori alla palestra Carim? Siamo sul pezzo. Mai interrotto il dialogo con la società né la tabella di marcia». Sono le parole di Mattia Morolli, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Rimini, all’indomani delle lamentele di Paolo Piomboni, presidente della società sportiva Happy Basket di pallacanestro femminile. Ma prima uno sguardo ai fatti. Dalle colonne del Corriere Romagna, Piomboni si è lamentato per i lavori in standby al tetto che lasciano inagibile, anzi pericoloso in caso di piogge, l’impianto di via Cuneo. L’ultimo confronto con l’amministrazione comunale, a suo dire, risaliva al settembre del 2023 quando era stato garantito che gli interventi sarebbero stati eseguiti entro l’estate 2024, quella appena trascorsa. In tre mesi, questa la frecciata finale, è stato realizzato solo il bagno accessibile ai disabili. Da qui il disappunto del presidente che, in caso di stop al cantiere, chiedeva un impianto alternativo a disposizione dello sport, in primis quello in rosa.

La replica

In merito Morolli nega con forza la mancata condivisione. «Ho sentito Piomboni due settimane fa - segnala - e l’ho anche cercato più volte». Detto questo, evidenzia che il Comune e la società Anthea hanno già individuato la ditta che eseguirà i lavori. Lavori, peraltro, già avviati d’estate «dando priorità al bagno riservato alle persone con disabilità. Una scelta - sottolinea ancora l’assessore - non di poco conto, visto che nella struttura si allena anche una squadra in carrozzina». Non sono tuttavia mancati imprevisti, «indipendenti dalla volontà del Comune», dovendo fronteggiare «un aumento dei prezzi, fermo restando che è presto per mettere nero su bianco l’importo totale, trovandoci ancora nella fase dei preventivi».

Nessun fulmine a ciel sereno, comunque, «visto che il cronoprogramma era stato già concordato con la società sportiva. Dopodiché trattandosi di soldi pubblici vanno valutate le soluzioni migliori seguendo le tempistiche necessarie».

Anche il meteo ci ha messo il carico da dieci, considerando «che ha piovuto in modo quasi ininterrotto da settembre ad ora». Va tenuto conto infine del tipo di intervento richiesto. Per cominciare i lavori, che interessano le guaine del tetto «servono infatti almeno un paio di giornate soleggiate consecutive». Oltretutto, visto che si tratta «di lavori in quota», cresce la mole delle procedure per garantire la sicurezza.

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