Rimini, una finale batticuore

Rimini

RIMINI. Allo Stadio dei Pirati la mezzanotte è passata da un quarto d’ora abbondante e il Rimini ha appena perso in maniera beffarda la terza sfida della serie con la Fortitudo (2-3), rischiando così di compromettere la qualificazione alla finale scudetto. Ma non è finita, perchè come nei migliori thrilling, il ribaltone è dietro l'angolo. I giocatori neroarancioni ci sperano, perchè al “Cavalli” siamo sul 3-3 al 9° col Parma in attacco. Scalera batte un doppio ed Escalona è il primo ad avvicinarsi a Simone Drudi, l'addetto stampa riminese che sta tenendo i contatti con Parma. La tensione è alle stelle e in un attimo giocatori, dirigenti, addetti ai lavori e tifosi si radunano attorno ad un computer. È mezzanotte e mezza quando Desimoni a basi piene batte a casa il punto del successo parmense, e un urlo di gioia squarcia il cielo di Rimini. Gridano ed esultano tutti, i Pirati accedono alle Italian Baseball Series per la terza volta consecutiva e i punti di somiglianza con l'ultimo trionfo datato 2006 sono enormi: oggi come allora è il risultato maturato su un altro campo a catapultare i romagnoli alla finalissima.

Giubilo. Un epilogo che rende onore alla priva eroica di Corradini, ai lanci esperti di Del Bianco, a Chiarini rientrato a tempo di record da un serio infortunio. E anche a un Catanoso al settimo cielo: «Questi ragazzi per come hanno giocato sono dei fenomeni - esordisce il manager statunitense - A Brno si è verificata la svolta dell'intera stagione: abbiamo dimostrato di voler vincere sempre». Adesso i suoi uomini sono in corsa su tutti i fronti, scudetto e coppa dei campioni. «Dobbiamo giocare al cento per cento, con questo gruppo, con questo spirito, senza timori. Adesso godiamoci questo momento, ma dovremo dimenticarcelo presto per affrontare al meglio la finale di European Cup”.

Garatre. Pronti, via e la Fortitudo segna. Infante batte un singolo, ruba, e corre a casa ringraziando Liverziani e la sua sortita offensiva (0-1). I Pirati reagiscono. Zileri pesca una valida e avanza in seconda sfruttando un errore degli esterni, per poi collocarsi in terza sul contatto interno di Santora. L'acuto al centro di Salazar vale il pareggio (1-1). Al 4° Vaglio esplode un doppio a sinistra, Malengo mette giù un bunt valido e Grimaudo firma il vantaggio (1-2). Due inning più tardi Rimini impatta. Salazar si trova in prima per scelta difesa (out in seconda Santora) e quando raggiunge l'hot corner si scontra con Rodriguez, che proviene da casa base: interferenza e 2-2. Al nono inning, con due out, si consuma una di quelle beffe che possono mandare in frantumi una stagione intera: Oeltjen pesca dal cilindro un homer (2-3) e al cambio campo Rivero doma Chiarini, Spinelli e Gomez. Finisce 2-3, ma Rimini volerà ugualmente in finale. Sul monte vittoria per Rivero, sostituto di Baez. Ko personale per un ottimo Del Bianco, rilevato da Cherubini. Undici le valide bolognesi, sei in più dei Pirati. Ma la rivincita, e che rivincita, arriverà molto presto.

 

 

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