Rimini, il nuovo tecnico sa cosa vuole

Rimini

RIMINI. Il riscatto del Rimini passa anche dalla rivincita di Salvatore Campilongo. Ieri mattina al Romeo Neri è stato presentato il nuovo allenatore biancorosso, accompagnato da De Meis e Pastore. L'ex attaccante napoletano è reduce da una fetta di stagione deludente con l'Ischia, squadra che invece ha riportato a sognare tra i professionisti nel 2013 vincendo il campionato con cinque giornate d'anticipo e aggiudicandosi lo scudetto di serie D. Campilongo, comunque, ha avuto anche un passato in serie B con Avellino, Empoli, Frosinone e Nocerina. Il presidente, per prima cosa ha regalato il libro del centenario biancorosso al mister, poi l'ha presentato. «E' stato l'unico allenatore che abbiamo incontrato e ho subito avvertito la sensazione che fosse la persona giusta. Ha un curriculum del tutto particolare, perché ha allenato anche in categorie molto più alte, aveva altre opzioni ma ci ha aspettato, lo ringrazio».

Salvatore Campilongo non nasconde l'orgoglio di allenare in una città come Rimini. «Sono contento, la mia scelta è stata dettata dalla professionalità, i biancorossi hanno un passato glorioso e mi sono subito sentito partecipe, accettando con grandissimo entusiasmo. Preferisco non fare troppi proclami, mi concentro solo sul lavoro. Ho visto un po' di scoramento per la retrocessione, bisogna risollevarsi, come ha detto Pastore mercoledì dobbiamo riportare i biancorossi nella categoria che conta, spero dunque di ritagliarmi uno spazio nella storia della società, sarebbe molto importante».

Nel prossimo campionato, sarà fondamentale fare buone scelte di mercato. «Il problema sarà scegliere gli under giusti, non tanto gli over. Anche a Ischia siamo partiti da zero ma penso che in D non sia difficile costruire un gruppo vincente».

Il mister non porterà con sé giocatori, ma parte dello staff: il preparatore dei portieri Franco Cotugno e il vice Marco Arno, mentre è ancora da scegliere il preparatore atletico. «Voglio entrare in punta di piedi - prosegue Campilongo - qua a Rimini c'è stato un mister che ha fatto la storia come Leo Acori, a volte ho visto quella squadra».

Sui giocatori ancora prevale il silenzio ma l'allenatore spalanca le braccia a Ricchiuti. «L'ho incontrato la prima volta a Catania quando era in ritiro, non nascondo che lo volevo portare con me anche a Ischia e penso possa fare parte della società biancorossa, così come potranno partire per il ritiro anche altri 3-4 giovani della passata stagione, ma dovranno essere coloro che mi hanno preceduto a suggerirmeli perché li conoscono meglio».

Il direttore sportivo Ivano Pastore invece annuncia i ruoli da non sbagliare. «I difensori centrali, con il modulo del mister (il 4-3-3 ndr) sarà importante anche il mediano basso e la punta: vedremo se prendere un bomber di razza che conosca bene la categoria o un ex Lega Pro».

 

 

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