La passione del Cesena di Bisoli

Rimini

CESENA. Cascione assente. Yabrè assente. Un punto, saltato (per ora). Rispetto alle 20 di sabato scorso, il Cesena è dimagrito ulteriormente. Negli uomini (8 infortunati, record mondiale in attesa di omologazione) ma anche nel bottino di punti. Però, stando alla rifinitura di ieri lo spirito è quello giusto. Con i 12 super appassionati presenti che tremano, non solo per pioggia e freddo, quando, dopo il frontale con Alhassan, vedono Marilungo che se ne sta piegato per un po’ a toccarsi il ginocchio destro. Per fortuna, questo è un giorno meno sfortunato di tanti altri. Così Marilungo torna a correre e poco dopo redarguisce Coppola («Manuel, domani non ci si ferma») per aver arrestato l’incedere a causa della reiterata trattenuta di Valzania. Bisoli non fischia, Coppola mugugna e 10 secondi più tardi, quando Gagliardini si autoaccusa di un fallo di mano, inveisce: «Noi i falli li segnaliamo sempre, voi mai». E giù un fiume di parole, di quelle che gli accademici della Crusca mai si sarebbero sognati di proferire. In campo non c’è Consolini, che ha la schiena ammaccata (ma meno ammaccata di quella di Krajnc, assente per la quarta gara consecutiva), però c’è Belingheri, che parte tra le riserve, quindi va con i titolari e firma il gol-vittoria. «Ci siamo allenati con passione», è la Grande Verità di Bisoli in conferenza stampa.

Però vi siete allenati in pochi, visto che gli infortunati aumentano...

«E’ una stagione molto sfortunata nella quale ogni giorno ne capita una. I miei giocatori si fanno male nel modo più incredibile. Yabrè mette male il piede e si rompe un dito, Krajnc ha la schiena inchiodata da 20 giorni, questa mattina Consolini avvertiva anche lui un forte dolore alla schiena per un colpo rimediato giovedì. Va così. Perdiamo i pezzi, però siamo lassù. Dimostrazione di carattere e personalità».

C’è anche il nuovo guaio muscolare di Cascione.

«Il Novara è la sua maledizione. Si fece male all’andata e saltò 7 partite, si è rifatto male sabato e ne salterà altre 5 o 6. Forse avrei potuto sostituirlo, contro il Novara, per evitargli che si facesse male. Però questo è il secondo problema muscolare nel 2014 dopo Renzetti. Gli altri infortuni sono stati tutti casuali. Come il colpo, una puntata, presa da Belingheri sabato scorso. Almeno lui ha recuperato».

Al posto di Cascione giocherà Gagliardini: che consigli gli darà?

«Intanto, dico che Gagliardini quel ruolo lo può fare. A patto che non porti palla. Dovrà giocare a due tocchi, ma soprattutto dovrà pensare alla squadra e non a sé. Come fa Cascione, che nelle ultime gare ha giocato qualche pallone in meno, ma ne ha sporcati mille, dando grande protezione alla difesa. Ecco, Gagliardini dovrà proteggerla bene, la difesa».

Una difesa con Camporese, Volta e Ingegneri. E in attacco chi ci sarà?

«Con Marilungo ci sarà Succi. Anche perché Rodriguez, come ha detto lui stesso dimostrando grande maturità, ha 20 minuti. Ma tra una settimana contro lo Spezia starà meglio e potrebbe partire titolare».

Trovate una Ternana senza Lauro ma con un morale super.

«Lauro è un grande uomo, che mi ha dato grandi gioie e un dispiacere, il gol segnato all’andata. La Ternana è una grande squadra: ha fatto un mercato importante e investito tanti soldi. Ora ha trovato la quadratura: Tesser sta facendo un ottimo lavoro. Si è inventato Gavazzi e Zito interni di centrocampo e loro due con Antenucci sono i punti di forza della Ternana».

Ripartite da -1.

«E’ stata una sentenza che abbiamo vissuto serenamente. Io penso al campo e non guardo alla penalizzazione. E poi ci sono altri due gradi di giudizio».

Ultima domanda: è tornato Capelli. Vi mancava?

«La sua leadership e il suo spirito sono mancati tantissimo nello spogliatoio. Ora spero di averlo presto a disposizione. Magari, come Renzetti, a Cittadella. Però nessuno pensi che Capelli torni subito sui livelli abituali. Avrà bisogno di qualche settimana per essere al top».

 

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