Marini si presenta alla grande, ecco perché ha scelto l’Unieuro

Rimini

FORLÌ

Fino a quando non lo hanno visto materialmente in città c’è chi, all’interno della Pallacanestro 2.015, ha trattenuto il fiato in gola temendo che l’ennesimo assalto “last minute” della Fortitudo Bologna facesse breccia e mandasse all’aria l’accordo verbalmente raggiunto. Poi, con la faccia ancora stanca dal viaggio Formentera-Milano, ecco che a Forlì Pierpaolo Marini arriva realmente e firma in diretta assieme al presidente Giancarlo Nicosanti, davanti ai taccuini dei cronisti, il contratto biennale che ne fa un giocatore dell’Unieuro.

Il pericolo di un caso Dimitar Berbatov in salsa biancorossa è scampato e lui stesso ammette le ragioni della sua scelta. «Forlì mi ha offerto un progetto più interessante, un ruolo che Bologna non era in grado di offrirmi».

Già, la parola “progetto” è quella che ricorre di più nella presentazione del primo acquisto romagnolo, corteggiato tra l’altro in tempi non sospetti. Come afferma il general manager Renato Pasquali «alcuni soci gli chiesero se gli avrebbe fatto piacere essere dei nostri già a dicembre quando affrontammo Jesi in casa e lui disse che sarebbe stato contento (l’interessato conferma ndr.), poi ne abbiamo riparlato dopo il match del ritorno incontrandoci casualmente al ristorante e da quel momento è iniziato il corteggiamento con lui e il suo agente Alessandro Michelon. Su Marini, il suo entusiasmo, il suo atletismo e la sua personalità, vogliamo costruire un progetto tecnico importante: credo possa rappresentare uno dei colpi di mercato più importanti di questa estate».

Sarebbe già tanto quest’ultima frase, ma Pasquali cala l’asso di bastoni. «Il suo acquisto è un segnale forte e chiaro anche per quei giocatori che ora tergiversano. Da oggi capiranno che vogliamo fare sul serio».

E il presidente Giancarlo Nicosanti fa “scopa” con l’asso di spade. «Non corriamo dietro a nessuno, l’abbiamo fatto in passato, ora basta perché la credibilità ce la siamo già guadagnata. Marini ha creduto nel nostro progetto, altri devono apprezzarlo ed essere orgogliosi di giocare a Forlì».

In tutto questo turbine di petti all’infuori, Giorgio Valli augura al nuovo arrivato di mettere a disposizione entusiasmo e talento e di «migliorare in tutto, compreso nel portare palla e coinvolgere i compagni, come Severini, ma non migliorare troppo perché non vogliamo vada via come lui».

Segue breve risata che lascia spazio all’atto d’impegno del ragazzo. «La società e il coach mi hanno dato fiducia sin dalle prime telefonate ed io avevo bisogno proprio di questo – ammette Marini –. Sono felice di essere in una piazza “calda” perché sono quelle che sanno accendermi».

Sul ruolo in campo, poche parole, di prammatica. «Mi adatto a ogni tipo di squadra e ruolo, guardia, ala, ala forte se serve, basta vincere. Amo giocare in velocità, sono sanguigno e se le statistiche dicono che prendo molti rimbalzi è perché questo senso ce l’ho dentro». Oggi altro giro: sarà presentata la campagna abbonamenti.

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