Cesena, una mini contestazione

Rimini

CESENA. A movimentare il giovedì pomeriggio in casa Cesena, ecco arrivare, poco prima delle 15, dodici tifosi assai più giovani degli habitué di Villa Silvia. Portano uno striscione, che srotoleranno non appena scenderanno in campo Drago e i suoi giocatori. “Fuori i coglioni”, hanno scritto. Non c’è firma alcuna. Né Wsb, né Ultras Cesena. Anonimo. Per cui non si sa se questa dozzina appartenga a gruppi della curva Mare o frequenti solo la curva Mare. Il gruppo con lo striscione chiama a sè Foschi: parlano 5 minuti. Con toni pacati. Ce l’hanno con Drago, i tifosi. E si dicono stanchi di vedere così poca voglia di lottare nei giocatori. Foschi difende tutti, quindi saluta e attraversa il campo insieme a Marin, andando a sedersi in panchina. Entra in campo la squadra e lo striscione viene srotolato e attaccato con il nastro adesivo alla rete. Quindi i tifosi chiamano Capelli. Il capitano va e Drago, quando vede Capelli muoversi lo raggiunge per fare da parafulmine, da capo branco. La squadra apprezza e si muove compatta dietro Drago. Tutti alla rete tranne Agazzi, Agliardi e Bardini, che si allenano a terra con Antonioli. Anche Foschi e Marin riattraversano il campo, ma stanno isolati. Non c’è bisogno del loro intervento. Tre minuti e tutto è finito. Un altro minuto e i dodici sono fuori da Villa Silvia.

Il 4-2-3-1. In campo Drago prova sempre e solo il 4-2-3-1: da una parte ci sono Dalmonte, Cinelli, Garritano alle spalle di Djuric, dall’altra Ciano, Laribi, Panico dietro Rodriguez. I dubbi sono soprattutto qui sulla trequarti, dove il solo certo del posto è Garritano (anche se Panico cresce e ieri ha firmato il gol-vittoria in una partitella decisa anche dal rigore che Agliardi ha parato a Djuric). In difesa Capelli insidia uno dei centrali, mentre in mediana Schiavone-Kone è la coppia più gettonata. Intanto per Terni si sono già attivati 129 tifosi.

E’ il giorno di Falasco. Questa mattina il Taf leggerà le sentenze del processo “Dirty Soccer”. Cresce la speranza che Falasco, per il quale la procura ha chiesto 6 mesi di squalifica (per non aver denunciato la tentata combine di Pistoiese-L’Aquila della quale sarebbe stato a conoscenza), possa essere prosciolto.

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