La tremenda vendetta della Fiorita

Rimini

SAN MARINO. La Fiorita torna a sbocciare dopo 24 anni vendicandosi sulla Folgore. Martedì sera la squadra di Montegiardino ha lavato l’onta di quella finale persa contro i giallorossoneri vittoriosi nel ’97 e nella gara degli incroci (di ex) pericolosi all’Olimpico ha festeggiato il trionfo nel campionato sammarinese, negli ultimi due anni affare esclusivo del Tre Penne. Si può tranquillamente dire, a bocce ferme, che sono state rispettate le attese e alla fine ha vinto la squadra più forte. Quella di Alberto Manca, però, complice anche la tensione della gara in una spettacolare cornice di 1214 persone, ha faticato tantissimo a sbloccare una partita da sbadigli. La Folgore, che nel primo tempo ha tenuto in mano il pallino del gioco, con il passare dei minuti ha pagato a carissimo prezzo la carenza negli ultimi sedici metri e l’assenza di un bomber importantissimo come Ceschi, nonostante un impianto di gioco collaudato.

In una partita decisamente tirata e senza sussulti, è stato fatale un errore dell’estremo difensore della squadra di Falciano. È risaputo poi che nel calcio anche gli episodi devono girare a favore e così i neo campioni devono in un certo senso ringraziare l’arbitro Casanova per non aver espulso Bugli, al 40’ franato su Negri involato a rete. Un episodio che sicuramente ha fatto discutere.

In una partita soporifere e che stenta a decollare, l’occasione più importante capita a Gualtieri al 21’ su un cross dalla destra che esalta i riflessi felini di Lelli, bravissimo soprattutto nella ribattuta. Al 29’ è il turno della Folgore, il destro a fil di palo di Berretti viene deviato in angolo. Nella ripresa Manca cerca di mischiare le carte e toglie Cavalli per Anselmi, facendo avanzare Scarponi a centrocampo. La musica cambia leggermente, ovvero a prendere in mano le operazioni sono i gialloblù, anche se le occasioni latitano. La paura è tanta ma al 72’ la finalissima si sblocca: punizione dalla sinistra di Mottola, Lelli si accartoccia lentamente e respinge in maniera maldestra sui piedi di Pensalfini che non sbaglia il tap in dentro l’area. Serve un miracolo sportivo per mutare l’esito della storia, la Folgore è solo generosa perché nell’arco dei novanta minuti non effettua un tiro in porta. Anzi, in pieno recupero arriva il bis in contropiede. Rinaldi lancia nello spazio Gualtieri che ha tempo e spazio di scartare Lelli e festeggiare come si deve il trionfo dei gialloblù assieme al titolo di capocannoniere del campionato a quota 21 reti. La Fiorita disputerà i preliminari di Champions League, la Folgore quelli di Europa League.

 

 

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