«Gestione partecipata, riconosciuti da Fmi dei passi in avanti»

Rimini

SAN MARINO. Ai richiami del Fondo monetario su responsabilità e condivisione, sono seguiti «segnali concreti di una gestione più partecipata», delle politiche sul settore finanziario. I capigruppo di maggioranza, Giuseppe Maria Morganti di Ssd, Matteo Ciacci, C10 e Roberto Giorgetti, Rf, incontrando la stampa, tornano sulle indicazioni del Fmi tracciate nel report la scorsa settimana, ma illustrano anche i passi avanti compiuti nel dialogo bipartisan. Passi in avanti iniziati già nell’ultimo Consiglio, puntualizzano, con l’approvazione di un Ordine del giorno condiviso, proseguiti poi negli incontri di maggioranza e opposizione con la delegazione Fmi e, da ultimo, nell’audizione di venerdì scorso del Cda di Cassa di risparmio con tutti i gruppi consiliari, in cui si è ribadito quanto previsto dall’Odg approvato, ovvero che eventuali proposte di cessione degli Npl di Delta passeranno in Commissione Finanze. Non solo: entro la settimana, i vari gruppi potranno presentare un proprio nominativo per la presidenza di Banca centrale, in modo da avere una rosa di nomi su cui confrontarsi. Quindi anche se il tavolo sul piano di stabilità ancora formalmente non è stato convocato, i segnali per un metodo più partecipato ci sono, rimarcano i tre capigruppo. «Più che alle forme - sottolinea Ciacci - arriviamo alla sostanza». Il civico richiama quindi l’opposizione a sua volta a cambiare atteggiamento: «In particolare su temi delicati e informazioni sensibili - prosegue - il Fmi parla di responsabilità. Ma in questo ultimo anno, di responsabilità - stigmatizza - da parte dell’opposizione, ce n’è stata ben poca perché ha messo davanti l’obiettivo di mettere in difficoltà la maggioranza». Giorgetti quindi guarda avanti e, pensando al prossimo Consiglio, che ha all’ordine del giorno un dibattito proprio sull’esito della missione Fmi, si domanda quale sarà il contributo sull’opposizione sulla «presa di posizione conclusiva» in Aula. Lo stesso capogruppo di Rf torna sull’ultima pronuncia del Collegio dei Garanti che ha respinto tutti i ricorsi presentati dalla minoranza contro i decreti «salva banche». Avere una opinione diversa è legittimo, riconosce Giorgetti, «ma quanto fatto risulta pienamente legittimo - prosegue - e non si giustificano certi toni e la scelta di abbandonare l’Aula lo scorso agosto». Anche Morganti replica alle critiche mosse dall'opposizione: «Potrebbe sembrare veritiero - manda a dire - in quest’anno di governo si siano determinate criticità maggiori che in precedenza».

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