Trombe d'aria e grandine: arriva il freddo

Rimini

RIMINI. Caldo estivo addio. Vento, pioggia, grandine, trombe d’aria e un significativo calo delle temperature, ieri hanno segnato, anche meteorologicamente, la fine della bella stagione che quest’anno si è prolungata regalando un clima mite fino a due giorni fa.

Durante la notte, raffiche di vento e pioggia hanno sferzato la Riviera. Danni particolari non si sono rilevati e tra gli interventi dei vigili del fuoco si conta solo qualche ramo spezzato. Tra le 12 e le 13 di ieri un’abbondante grandinata ha colpito soprattutto la zona sud della provincia, in particolare Cattolica, e qualche chicco è caduto anche a Rimini.

Poco dopo le 12, in mare, si sono sviluppate delle trombe d’aria in diverse zone della città le cui foto hanno subito fatto il giro del web attraverso i social network. Anche per oggi è previsto tempo instabile; dovrebbe migliorare da domani ma il caldo ormai sarà un lontano ricordo. E come annunciato dalle previsioni, a partire dalla tarda mattinata, la colonnina di mercurio è scesa di 10 gradi nel giro di poche ore.

Col fresco arrivano anche i primi malanni di stagione: già dai primi di ottobre, nonostante il clima non fosse ancora tipicamente autunnale, si è registrato un sensibile aumento negli ambulatori di pneumologia per un riacutizzarsi delle bronchiti croniche e asmatiche.

«E’ proprio così - conferma il dottor Sergio Pasotti, specialista in pneumologia e allergologia - da almeno una ventina di giorni abbiamo registrato un aumento dei pazienti con la bronchite. Gli ambulatori sono pieni di pazienti con malattie croniche polmonari.

Anche se quest’autunno è stato mite, basta che la temperatura scenda di pochi gradi per riacutizzare le bronchiti, da asma allergico o croniche ostruttive, tipiche dei soggetti fumatori o persone che lavorano in ambienti in cui si respirano sostanze nocive».

Le cause sono diverse: «L’asma - aggiunge Pasotti - trova “terreno fertile” per via della proliferazione degli acari che diventano adulti tra settembre e novembre e vivono negli ambienti chiusi. A questo fattore si deve aggiungere la riduzione delle difese immunitarie nei mesi autunnali. I sintomi da non trascurare sono l’aumento delle secrezioni catarrali, difficoltà respiratoria e tosse, che spesso si sottovaluta. La bronchite si può diagnosticare con un esame spirometrico che rileva i volumi di aria che vengono inspirati ed espirati. In base al dato si determinano quattro gradi di gravità della malattia. L’Organizzazione mondiale della sanità ha stimato che nel 2020 la bronchite sarà la quinta malattia più diffusa al mondo». I dati che riguardano i riminesi affetti da bronchite cronica sono in linea con quelli nazionali. Il pneumologo afferma che la bronchite cronica affligge l’8% dei bambini e il 6% degli adulti riminesi.

Per quanto riguarda l’asma bronchiale un’arma importante è il vaccino, che aiuta a ridurre le infiammazioni e crea tolleranza immunologica. Il vaccino per questa problematica si può somministrare sia ai bambini sia alle donne in gravidanza.

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