Tre cappelli per l'Osteria del Povero diavolo

Rimini

POGGIO TORRIANA. Il ristorante Povero diavolo, con il suo chef Pier Giorgio Parini, è nell’Olimpo della ristorazione italiana. Si è aggiudicato infatti Tre cappelli, simbolo di eccellenza, nella guida 2015 del settimanale l’Espresso I ristorante d’Italia presentata ieri alla Stazione Leopolda di Firenze.

Sono 27 i ristoranti con Tre cappelli, 81 con Due cappelli, 315 con Un cappello, per un totale di 423 locali con punteggio da 15/20 in su. Al vertice c’è ancora l’Osteria Francescana di Modena (dello chef Massimo Bottura) con un punteggio 19,75/20. L’Osteria del Povero diavolo è salita a 18,5/20 dai 18 punti conquistati nel 2012 e in Emilia Romagna, dopo il ristorante di Bottura, si conferma al secondo posto. «Pier Giorgio dirige la nostra cucina dal 2006: gli abbiamo consegnato le chiavi del locale e lo ha custodito molto bene», commenta Stefania Arlotti, titolare insieme al marito Fausto Fratti del ristorante di Torriana. La cucina del Povero diavolo è senz’altro molto particolare: «Da due anni - spiega Stefania Arlotti - non abbiamo un menù. Il suggerimento è di affidarsi a Giorgio che cambia i piatti ogni giorno in base alla spesa, all’idea, agli stimoli e alle ricerche che conduce sulla cucina. Lo chef propone degustazioni a sorpresa». Il tutto con prodotti rigorosamente stagionali e del territorio.

Ad esempio, in questi giorni Parini propone un dolce alla zucca e uno con carota, aceto e limone. Famoso è il suo infuso al cipresso che profuma i primi piatti come il riso. Altra specialità che Parini ha “sperimentato” in questo periodo è la carne di pecora con cavolfiori e pepe rosa. Tra gli altri prestigiosi riconoscimenti di Parini, c’è il Premio per il miglior chef emergente, tre anni fa. Lo chef, originario di San Mauro Pascoli, ha 37 anni e prima del Povero diavolo ha maturate esperienze al ristorante Le Calandre di Erminio Alajmo e all’Acero rosso di Rimini.

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