Teatro, ricostruzione pronta a ripartire

Rimini

RIMINI. Sono pronti a ripartire i lavori per la ricostruzione del teatro Galli. Il liquidatore della ditta Cesi, il commercialista Antonio Gaiani, ha infatti comunicato al sindaco di Rimini Andrea Gnassi «di aver disposto il distacco dei dipendenti della Cesi al lavoro nel teatro a favore di Coop Costruzioni, a partire già da oggi».

Il fatto. L’appalto per la realizzazione dei lavori del teatro è stato vinto dall’Associazione temporanea di imprese (Ati) guidata dalla Cesi di Imola e partecipata dalla Coop Costruzioni di Bologna. La coop imolese ha assunto la fase più corposa del progetto, quella relativa alla struttura portante. Un intervento da 17 milioni e 770mila euro che gode anche del finanziamento di 4,8 milioni di fondi europei. L’obiettivo del sindaco Gnassi è quello di inaugurare il Galli entro la fine del mandato, nel 2016.

Da qualche tempo, però, la Cesi (80 cantieri aperti e ben 430 lavoratori) versa in gravi difficoltà economiche tanto che il tribunale l’8 luglio scorso ha disposto la liquidazione coatta e nominato un liquidatore.

Il Comune. L’amministrazione riminese si è subito attivata affinchè il cantiere non subisse un stop che avrebbe rischiato di diventare ferale. Le normative sugli appalti pubblici, in caso di aggiudicazione a un’Ati, offrono infatti una via di scampo: cioè che la ditta mandante, Coopcostruzioni, sia in grado di trovare una nuova azienda per completare l’opera. Ed è questa la strada che Palazzo Garampi ha deciso di percorrere. Solo così i lavori possono procedere, scongiurando le complicate e lunghe operazioni di subentro del secondo classificato. O peggio ancora, nell’ipotesi di un rifiuto dei secondi, il rischio di dover indire una nuova gara d’appalto.

CoopCostruzioni. Il 17 luglio scorso la mandante CoopCostruzioni ha inviato una nota ufficiale in cui comunicava all’amministrazione riminese la volontà di trovare una nuova azienda per ricostituire l’Associazione temporanea d’impresa. Il problema della continuità dei lavori è stato affrontato la scorsa settimana anche con il liquidatore Antonio Gaiani: il Comune ha chiesto il distacco dei dipendenti Cesi, in maniera tale che al lavoro nel cantiere di Rimini restino le maestranze che già conoscono il lavoro (eseguito e da eseguire). «Anche questa proposta - sottolinea l’amministrazione - è divenuta concreta». A questo punto l’amministrazione attende solo il nome della nuova ditta che con CoopCostruzioni sia in grado di portare a termine i lavori «per chiudere l’iter a garanzia della continuità dei lavori e per restituire il Galli alla città nei tempi previsti» conclude Palazzo Garampi.

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